Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter, si presenta ai microfoni di Dazn per un primo commento del match contro il Cagliari, quarta vittoria consecutiva per i nerazzurri:

Quanto è soddisfatto?
"Sono sempre soddisfatto quando si vince, quello che è il mio pensiero da quando sono venuto all'Inter è quello di usare ogni minuto della mia vita per riuscire a dare il mio contributo per migliorare l'Inter, quello che è il nostro comportamento è in funzione dell'appartenenza all'Inter. Noi siamo dell'Inter, dobbiamo lavorare per portare successi, anche sotto l'aspetto delle partite vinte e basta e siamo stati scelti per portare l'Inter ad una classifica importante. Questa è una delle squadre più amate del mondo e abbiamo questa missione. Voglio ricordarmi per l'impronta nell'impegno che ho messo dentro questa società".

Dieci marcatori diversi, questa è la cosa più importante di questa Inter?
"Una delle cose più importanti, l'altra è avere la possibilità di poter disporre di questi calciatori. Quando si ha una rosa più numerosa puoi scegliere anche 11 titolari di quelli che han giocato la volta precedente. E' una cosa importante".

Cosa ci dobbiamo aspettare da Nainggolan?
"Lui è bravo a girarsi nell'angusto, quando cioé le squadre giocano con tanti uomini dentro il campo. Lui è bravo a ricevere palla con le spalle girate alla porta e dare vita alle ripartenze, poi ti salta addosso con la fisicità quando va a costruire. Non è un calciatore tecnico, come te che ti saresti divincolato nel recinto della trequarti" (riferito a Mauro Camoranesi, ndr).

Più forte Crespo o Icardi e Lautaro?
"Hanno la stessa faccia, quello che ci vuole in area di rigore per andare a buttarla dentro. Fa parte del carattere della loro terra essere così determinati".

Parlando di Lautaro, cosa possiamo aspettarci ancora da lui? Che professionista è?
"Lautaro è forte, e noi lo usiamo troppo. Poi spiegherò cosa vuol dire... Lui ha la forza di ricevere la palla addosso, girarsi e tirare; poi sa dove può cascare la palla e si avventa con forza. Allenarsi con Icardi nell'attaccare gli spazi giusti lo ha aiutato a imparare qualcosa. Ma ha tutto, qualità, tecnica e forza. E di conseguenza tiro e impatto sul pallone. E' anche un po' egoista, come quando ha voluto concludere sul due contro uno; ma non fa male quel filo di egoismo".

Sul feeling con Icardi:
"Sono molto amici e ragazzi molto sensibili". Segue messaggio di sostegno alla Lega del Filo d'Oro.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 29 settembre 2018 alle 22:48
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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