Skriniar: "Non ho motivo di lasciare l'Inter. Il club non mi ha comunicato nulla, Conte vuole che resti"

Vincitore del sondaggio lanciato da 'Pravda' per stabilire il miglior giocatore slovacco del 2019, Milan Skriniar ha ritirato solo oggi a Senec il premio che non aveva potuto ricevere a marzo a causa del lockdown imposto dal Covid-19. "Voglio ringraziare i miei compagni di squadra, gli allenatori della Nazionale e del club. Poi tutti coloro che mi supportano, la mia famiglia e i tifosi - ha detto il centrale interista -. Sono molto felice di aver vinto questo premio, è una bella sensazione. Questo premio mi dà nuova linfa e, ovviamente, nuove motivazioni. Ora mi sto preparando per le due partite di Nations League (Repubblica Ceca e Israele, ndr), non ci sono problemi. È una situazione particolare per tutti, non solo per il calcio ma per il mondo intero. Credo che migliorerà". 

L'ex Samp, poi, ha chiarito la sua posizione relativamente al futuro, nei giorni in cui i media stanno inserendo il suo nome nell'elenco dei giocatori sacrificabili sull'altare del mercato: "Ero abituato a giocare con regolarità tutte le partite, poi l'allenatore (Conte, ndr) ha iniziato a cambiare la formazione, visto che dovevamo giocare ogni tre giorni. Dopo aver ottenuto buoni risultati senza subire gol, il tecnico non ha voluto modificare l'11 titolare fino alla finale di Europa League. Mi è dispiaciuto di non aver giocato, ma l'importante era che la squadra ottenesse buoni risultati", ha ammesso Skrinka.
Prima di sottolineare la sua ferma volontà di restare in nerazzurro: "Ho ancora un contratto di tre anni con l'Inter. Il club non mi ha mai detto che non mi vuole, il tecnico mi vuole ancora lì (a Milano ndr). È normale fare delle scelte quando hai una rosa di 30 giocatori. Non lo fa certo per penalizzare qualcuno, ma per far vincere la squadra. Non ho motivo di lasciare l'Inter, mi sto ancora allenando duramente. Sono ancora un giocatore dell'Inter come lo ero prima (a conferma della nostra anticipazione, CLICCA QUI)".