Arrivano altre dichiarazioni di Ronaldo, stavolta in esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Un minitour italiano che ha dato la chance al brasiliano di spiegare anche alcune scelte relative il suo passato nerazzurro. Ma si parte dall'attualità.

Se li aspettava quei cori, Ronaldo?
"Non mi aspettavo niente, non mi ero chiesto “cosa succederà?”, e soprattutto non ero venuto a San Siro per vedere cosa sarebbe successo, ma solo perché mi andava di rientrare in quello stadio. Non sono pentito. E comunque non posso avercela più di tanto con chi non sa la verità, o ha fatto finta di non capirla". 

Qual è la verità?
"Io nel 2007 volevo tornare all’Inter e a Branca lo dissi chiaramente. Lui disse che doveva parlare con Moratti, mi tennero in ballo più di una settimana perché il mio ritorno dipendeva dalla partenza di Adriano. E alla fine scelsero Adriano". 

E lei scelse il Milan
"A Madrid non potevo più stare, Milano l’ho sempre avuta, e continuo ad averla, nel cuore: mi piace troppo, mi piace tutto. E soprattutto: il Milan mi cercò con tutte le forze e il no dell’Inter mi ferì. Come quello di cinque anni prima, quando poi andai a Madrid. Perché io a certe condizioni sarei rimasto anche allora, si sa". 

Per questo ha detto che lei e Moratti, nel pranzo dell’altro giorno a casa sua, vi siete perdonati a vicenda delle cose?
"In quel pranzo ci sono stati due argomenti scottanti: Cuper e il gol che segnai con la maglia del Milan nel derby".

Detto tanti anni dopo: chi ha sbagliato di più?
"Ognuno in questi casi è convinto di avere ragione, e in fondo capisco anche le ragioni di Moratti: per questo alla fine bisogna perdonarsi. Io ci credevo forte, pensavo che avrebbe scelto me e non Cuper, e invece fu più forte Cuper. Ma credevo forte anche di poter tornare all’Inter dal Real, lo volevo molto". 

Thohir ha detto che un giorno spera di averla come ambasciatore dell’Inter: è una possibilità concreta?
"E’ stato un discorso appena accennato: bisognerà parlare di tante cose, capire cosa potrei fare per l’Inter, perché ambasciatore mi sembra un’idea un po’ astratta. Anche perché l’ambasciatore interista l’ho sempre fatto, e l’ho fatto anche in questi giorni, senza impegni contrattuali. E comunque ci sono tanti modi possibili per riallacciare un rapporto con l’Inter, al di là dell’affetto". 

E chi vince lo scudetto?
"Mi piacerebbe tanto dire Inter, ma per come si sono messe le cose mi sa che è più facile pronosticare una qualificazione alla Champions. Almeno per quest’anno". 

E fra Napoli e Juve?
"Tifo Napoli: secondo lei potrei mai dire Juve?". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 22 febbraio 2016 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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