Priva di Sneijder e Alvarez, uomini di tecnica e fantasia, l’Inter si presenta a Roma contro la squadra di Luis Enrique, affamata di riscatto dopo il tonfo di Cagliari. Ranieri si affiderà perciò a una squadra muscolare e attenta per poter aggirare e respingere il palleggio romanista, pungendo in ripartenza.

ROMA DISCONTINUA MA TEMIBILE - La squadra di Luis Enrique viene da due risultati non certo positivi con Bologna (pareggio per 1-1 in casa) e Cagliari (sconfitta per 4-2 in Sardegna), decisa a riscattarsi proprio contro quell’Inter battuta nelle due precedenti stagioni in quel dell’Olimpico. Luis Enrique sta cercando di dare ai suoi un gioco totale, fatto di possesso di palla e occupazione degli spazi in fase offensiva. Una tattica che non sempre ha ripagato, tanto che i giallorossi hanno  subito (vedi il gol a Cagliari) contropiedi mortiferi, oppure si sono trovati sbilanciati in fase di non possesso palla (vedi la gara di Tim Cup contro la Juventus).

I PERICOLI – La Roma, come detto, ha grande possesso palla grazie ai vari Pjanic, De Rossi, Lamela e Totti, giocatori dotati di grande tecnica e di piedi raffinatissimi, abili a combinare negli spazi stretti e trovare la via del gol con interessanti fraseggi. L’impronta barcelonista del tecnico asturiano, ovvero la ricerca del successo attraverso il gioco corale e bonito, caratterizza la Roma di quest’anno. Un gioco spettacolare e arioso che a dire il vero non si è visto con grande costanza, visto che le avversarie più toste sono riuscite a trovare le contromosse, compattandosi e ripartendo. Un gioco ancora in fase primordiale, che il tecnico spagnolo conta di affinare con il passare delle stagioni.

COME BATTERLI – Difesa serrata e contropiede fulmineo. Quest’ultimo è l’elemento che Luis Enrique teme di più dei nerazzurri, tanto da ricordarlo in conferenza stampa. La Roma gioca con i due terzini molto alti, lasciando i due centrali arretrati da soli, con il solo De Rossi che si abbassa in protezione, formando un piccolo triangolo. La velocità di Nagatomo e di Maicon sugli esterni e gli inserimenti senza palla dei centrocampisti, possono mettere in difficoltà l’assetto ultraoffensivo dei giallorossi, i quali, come nel loro stile, cercheranno di schiacciare l’Inter col possesso del pallone. Bisogna sfruttare questi spazi che si possono perciò creare. Servirà un’ottima prestazione in difesa per non farsi bucare da Totti e compagnia.

OCCHI PUNTATI SU… - Diego Milito. E’ lui l’uomo del momento. Come novello Re Mida, l’argentino trasforma in oro ogni pallone che circola in area di rigore avversaria. Servirà tutta la sua ritrovata vena realizzativa per poter punire la Roma in ogni occasione possibile. A lui, attraverso i gol, il compito di non far rimpiangere l’assenza di Sneijder. Dalla parte giallorossa, Francesco Totti, forgiato da tante battaglie contro i nerazzurri, è l’uomo da temere, tanto per esperienza quanto per qualità individuale. Il Principe e il Pupone sono coloro che possono fare pendere l’ago della bilancia dall’una o dall’altra parte.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 05 febbraio 2012 alle 09:15
Autore: Alberto Casavecchia
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