Comincia a farsi più chiaro il quadro clinico degli infortuni patiti da Andrea Ranocchia e Walter Samuel. I due centrali erano usciti malconci dalla sfida dello Juventus Stadium e ieri si sono resi necessari approfondimenti clinici. Il comunicato stampa dell'Inter, divulgato in tarda serata, ha ghiacciato i tifosi nerazzurri: “Andrea Ranocchia e Walter Samuel sono stati sottoposti nella giornata di oggi a esami strumentali, che hanno evidenziato una lesione muscolare al polpaccio per il difensore italiano e una lesione muscolare all'adduttore per il difensore argentino”.

La domanda nasce spontanea: quanto tempo resteranno fuori? Sia per Ranocchia che per Samuel si tratta di stiramento e, secondo quanto risulta da approfondimenti fatti da FcInterNews, entrambi non dovrebbero averne per più di 15-20 giorni. Ipotesi confermata in giornata. Al momento, tuttavia, resta difficile accertare con maggior precisione l'entità del danno, proprio perché in questa tipologia di problemi bisogna innanzitutto capire come reagisce il muscolo alle sollecitazioni.

Oggi è solo il primo giorno di terapie e azzardare una data del rientro sarebbe sbagliato. Di certo, i due difensori non saranno a disposizione né per Belgrado né per Bergamo. Un miracolo potrebbe restituire a Stramaccioni almeno Samuel (che a quanto apre è quello che sta un po' meglio) per il match casalingo con il Cagliari. Ma, visti i precedenti atteggiamenti adottati con gli tutti altri acciaccati, non crediamo che lo staff medico voglia correre rischi di alcun tipo.

La data cerchiata con il rosso sul calendario di Ranocchia e Samuel, dunque, è quella del 26 novembre, quando l'Inter andrà a giocare al Tardini contro il Parma, match che giunge dopo la trasferta di Europa League di Kazan. Nel frattempo Stramaccioni, che deve fare a meno pure di Cristian Chivu (per lui previsto ancora un mese di stop), dovrà inventarsi qualcosa, poiché gli restano solo Silvestre e Juan Jesus specialisti nel ruolo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 06 novembre 2012 alle 11:36
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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