Napoli-Inter. Una partita che tutti descrivono come una festa per entrambe le squadre. Due squadre alle quali manca un solo punto per conseguire i proprio obiettivi, un punto per arrivare al traguardo minimo in campionato (il secondo posto) per i nerazzurri. Un punto per raggiungere un obiettivo impensabile o meglio, impronosticabile, per i partenopei, ovvero l’acceso diretto in Champions League, un traguardo che il Napoli non raggiungeva dai tempi di un certo Diego Armando Maradona. Una festa, una partita storica, è stata definita dalla sponda azzurra. Il Napoli vuole fare risultato per chiudere la pratica Champions League, per l’Inter quasi un amichevole di lusso. Leonardo, infatti, ha chiesto ai suoi ragazzi di giocare queste gare in preparazione della finale di Tim Cup, migliorando, se possibile, la qualità del gioco. Napoli non sarà un amichevole di lusso per alcuni giocatori nerazzurri, che inseguono i loro obiettivi personali.

Lasciati a casa Lucio, Stankovic e Sneijder, Leo punta su quei giocatori che hanno giocato di meno e che si sono messi in mostra in quest’ultimo periodo, come i vari Materazzi e Mariga, vogliosi di scendere in campo, soprattutto quest’ultimo. Il keniota, infatti, è stato poco utilizzato dal tecnico brasiliano, che in queste ultime gare ha scoperto le sue qualità di interdizione e di duttilità tattica in mezzo al campo. Napoli (che si dice essere una prospettiva importante per il suo futuro) perciò potrebbe essere una nuova occasione per convincere la dirigenza a non sacrificarlo, un’occasione per dimostrare di essere un giocatore utile all’Inter che verrà.

A proposito di sacrificio, Napoli si carica di importanza anche per Samuel Eto’o. Il camerunese, mercoledì scorso, ha raggiunto Ronaldo, segnando il gol numero 34 in stagione, eguagliando il Fenomeno, autore dello stesso numero di gol nel 1997/98, la più bella stagione da lui disputata dopo la parentesi di Barcellona. Il camerunese vuole segnare quanto più possibile in questi 270 minuti finali, per eguagliare il suo record personale (36 gol col Barcellona nel 2008/2009) e magari cercare di raggiungere i cannonieri storici dell’Inter, Angelillo e Meazza. In ogni caso Eto’o, a fine stagione, siederà al fianco di questi grandi cannonieri.

Questi i motivi per cui Napoli si carica di significato. Una gara che per Mariga ed Eto’o potrebbe significare tanto.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 15 maggio 2011 alle 12:35
Autore: Alberto Casavecchia
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