Intervistato dal Corriere dello Sport, Diego Milito ha esaltato l’arrivo di Leonardo, e crede che con il brasiliano in panchina l’Inter tornerà alla vittoria, grazie al grande impatto che ha ridato fiducia all’ambiente. Diego, l’uomo dei tre titoli, vuole ancora vincere e la sfida di domenica con la Roma, gara che lo vide protagonista lo scorso anno col gol decisivo per la vittoria della Coppa Italia, è l’occasione per dare un segnale al Milan. Non importa se sarà lui a giocare o il neo arrivato Pazzini, l’importante è vincere. Vincere per sconfiggere anche gli infortuni che lo hanno colpito: “Senza dubbio. Non mi era capitato mai di infortunarmi alla gamba destra per tre volte”. Spiegazioni: “Dipende da tanti fattori come la stanchezza accumulata dalla scorsa stagione e dal Mondiale. Dalla preparazione accelerata in vista delle due supercoppe e un calendario pieno”. Non ha pensato ‘quest’anno non va’: “A volte capita che una stagione inizia bene e finisce meglio. Ma a volte va diversamente. Spero di cambiare rotta da qui a maggio”. Cosa ha pensato quando all’Inter è giunto Pazzini: “Un altro grande acquisto. Ci darà una grossa mano”. Questa operazione non sembra un simbolo di sfiducia verso Milito: “No. I dirigenti mi fanno sentire importante e con Leo parliamo spesso. Mi dà fiducia con le parole e i con i fatti”. Il tridente funzionerà: “Bisogna lavorare. E’ questione di tempo e di caratteristiche degli avversari”.
Diego, protagonista del primo tris, firmerebbe per un altro da comprimario: “Dov'è il contratto? Firmo subito. Sono sincero. Un attaccante vuole sempre segnare, ma la vittoria della squadra è più importante”. Diego, che non ha mai pensato di lasciare l’Inter, esclude il Real Madrid: “E’ un onore che un allenatore come Josè Mourinho mi volesse al Real, ma io sto benissimo all’Inter”. Le doti di Mourinho: “Prepara benissimo le partite ed è un gran comunicatore. E’ stato fondamentale per la mia crescita e poi abbiamo un rapporto speciale. Lui mi ha voluto all’Inter”. Tornerà a Milano? “Non lo so. Ora c’è Leonardo e credo che parlare di altri allenatori sia una mancanza di rispetto. Ho un debito nei suoi confronti. Poi di certo Mou, uno degli allenatori più importanti della storia dell’Inter, ha sempre le porte aperte”.
Capitolo Benitez: cosa non è andato: “E’ stato sfortunato e gli infortuni hanno influito. Non abbiamo mai giocato con la stessa squadra per due volte consecutive. Ciò nonostante abbiamo vinto due trofei”. Eto’o ha detto che ‘non gli ha fatto la festa…’. Chi è stato: “Nessuno. Con un tecnico capita che si leghi di meno, ma quando va via la situazione è brutta. Ora c’è Leo e siamo dalla sua parte, come con Benitez”. Cosa ha portato Leonardo: “L’entusiasmo del nuovo allenatore e la consapevolezza di essere forti, di poter lottare sino alla fine. Abbiamo fiducia. Al resto ci hanno pensato la vittoria del Mondiale e i rientri degli infortunati”. Milito campione del mondo. Un pensiero sin da bimbo: “Lo avevo sognato, ma ora non mi voglio fermare”.
Preziosi lo vorrebbe a Genova, di nuovo: “Qui sto bene. Genova è stata una tappa fondamentale per la mia carriera. Voglio vincere con l’Inter. Vorrei chiudere la carriera in Argentina al Racing. Ma voglio giocare ancora con l’Inter, qualche anno”. Il segreto di Zanetti: “Credo che siamo davanti a un uomo che non è ‘normale’. Grande campione che merita tutto ciò che ha vinto”. Quante volte ha visto il gol in finale di Coppa Italia con la Roma: “Non tante volte, anche se è stato un bel gol”. Milito teme la Roma o il Milan?: “La Roma è una grande squadra. Ma bisogna rispettare sia il Milan, che il Napoli e la Lazio”. Borriello ha cambiato la Roma: “E’ un grande giocatore. Al Milan era importante, darà soddisfazioni ai giallorossi, ma dalla prossima partita”. Le assenze di Mexes e Chivu: “Ho visto Cristian veramente giù di morale, consapevole di aver fatto qualcosa di brutto”.
Il Milan, col potenziale più quattro sull’Inter, avrà più paura: “Bisogna chiedere a loro. Noi vogliamo vincere e continuare a lottare”. Chi ha l’attacco migliore tra le due: “Dico il nostro, ma il loro non è male. Vogliamo batterli nel derby”. Juve in difficoltà: “Hanno avuto tanti infortuni. Rimane una grande squadra e contro di loro è sempre dura”. Il Napoli: “Non è una sorpresa e con Cavani e Lavezzi hanno uno degli attacchi più forti”. Inter-Bayern, dolci ricordi: “La doppietta a Madrid me la porterò sempre dentro. Con i tedeschi sarà durissima per 180 minuti. Sono forti dal centrocampo in giù”. Con chi vorrebbe chiudere la carriera: “Mio fratello Gabi”. E giocando con Messi? “Farei tanti gol, così come lui. Nel calcio mai dire mai”.
Autore: Alberto Casavecchia
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