Il risultato non era importante. Certo, perdere contro il Lugano non avrebbe fatto sorridere nessuno, però la mission del test di ieri ad Appiano Gentile era un'altra: visionare i reduci da infortuni e valutarne i progressi nell'arco di un test probante. In tal senso, l'esperimento può dirsi riuscito perché, al netto dell'evidente scarsa condizione fisica, sia Diego Milito che Walter Samuel hanno risposto positivamente alle sollecitazioni muscolari e tendinee a cui sono stati sottoposti. Il Principe si è sciolto col passare dei minuti e pure il Muro argentino, pian piano, ha mostrato miglioramenti.

Attualmente, quindi, ai box restano solo in tre, ovvero Zanetti, Chivu e Mudingayi. Ma se per i primi due i tempi sono ancora lunghi, per il belga il ritorno in campo si avvicina, anche se ieri Mazzarri non ha voluto rischiare nulla. L'ex Bologna è un elemento importante, poiché ha caratteristiche uniche nell'organico nerazzurro dopo l'addio di Gargano.

Fin qui i sorrisi. Ma per WM non mancano le preoccupazioni. Nei prossimi giorni, infatti, il pensiero del tecnico di San Vincenzo sarà diviso a metà tra Appiano e il resto del mondo. Da tenere sott'occhio i viaggi dei tanti interisti in giro con le rispettive nazionali. Tra domani e martedì notte, verranno monitorati tutti i 12 elementi lontano da Milano.

Il primo a scendere in campo sarà Mateo Kovacic, che con l'Under-21 croata farà visita domani (ore 18.30) all'Ucraina. Martedì mattina (ore 12.20) amichevole Giappone-Ghana per Yuto Nagatomo. Nel pomeriggio (ore 16.30) toccherà all'Under-21 danese di Patrick Olsen in Slovenia. In serata, impegni ufficiali anche per Samir Handanovic, Andrea Ranocchia e i due algerini Saphir Taider e Ishak Belfodil.

Ma quelli che destano maggiore preoccupazione sono, come al solito, i sudamericani. A mezzanotte Fredy Guarin contro Alvaro Pereira in Uruguay-Colombia. Poi, alle 3.40 italiane, l'Argentina con Hugo Campagnaro, Ricardo Alvarez e Rodrigo Palacio scenderà in campo in Paraguay. E proprio questi ultimi sono coloro che torneranno in Italia non prima di giovedì, con ovvie conseguenze fisiche. Walter Mazzarri, però, non cerca scuse e sa che all'Inter queste situazioni si ripeteranno con una certa frequenza. Zero alibi e testa alla Juventus, con qualche sorriso e un po' di pensieri.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 08 settembre 2013 alle 08:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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