Dal Cagliari alla Roma, con una settimana per lavorare. L'Inter torna in campo, e lo fa a San Siro. Arrivano i giallorossi di Rudi Garcia, in testa alla classifica con 6 vittorie su 6 partite. Un filotto che Mazzarri vuole frenare, anche per accorciare i 4 punti di distacco che ci sono. E in conferenza stampa, l'allenatore nerazzurro presenta la sfida di domani sera. Ecco le sue parole raccolte da FcInterNews.it:
Campagnaro e Jonathan sono out? Come mai?
"Non ce l'hanno fatta. Non sono due infortuni gravi, ma ho bisogno di gente che sia al top. La diagnosi esatta la darà il dottore, Campagnaro sembrava stesse meglio ma sente ancora dolore. Jonathan invece ha dei problemi muscolari".
Ci sono delle similitudini tra lei e Rudi Garcia?
"Non so, non lo conosco sinceramente ma l'impatto mi sembra positivo. Ho una bella sensazione, di come ha messo la squadra in campo e come lo spogliatoio parla di lui. Non ho mai parlato con lui, è solo una sensazione".
Chi ha sorpreso di più l'Inter o la Roma?
"Non ci faccio caso, penso soltanto all'Inter. La Roma però ha una bella rosa, mi aspettavo facessero bene. Non saprei che dire, noi abbiamo fatto bene, Garcia altrettanto sta facendo bene. Poi bisogna avere una base tecnica importante per fare esprimere".
Quest'estate la Roma l'ha cercata. Siete andati vicini?
"Conta ciò che ho deciso. Quando ho deciso di lasciare il Napoli, avevo diverse possibilità tra cui l'Inter e ho scelto i nerazzurri. Le trattative, in generale, sono private".
La Roma somiglia a qualche squadra di questo campionato?
"Mah, giocano con tre punte come il Catania e il Sassuolo. Ma fanno bene le due fasi di gioco, in attacco e in difesa sono molto forti".
L'assenza di Campagnaro può far cambiare qualcosa a livello di uomini?
"Io ho delle idee chiare, poi ci sono dei calciatori che sono in grado meglio degli altri a gestire le mansioni che do io. Campagnaro era adatto alla sfida di domani, oltre al fatto che mi conosce da anni anche a livello tecnico. Anche gli altri però a Cagliari hanno fatto bene e li ho visti bene questa settimana. Spero possiamo fare una buona gara".
Hai dubbi a centrocampo?
"Se voi foste dentro lo spogliatoio, i ragazzi sanno cosa devono fare. Tutti sanno le loro fasi di gioco, poi ovviamente dipende da calciatore a calciatore. Non cambia il centrocampo però perché manca Campagnaro, faccio le scelte in base a ciò che vedo".
Guarin si è detto non soddisfatto delle sue prestazioni. In cosa sta lavorando su di lui? Quanto manca per vedere il vero Guarin?
"E' importante fare auto-critica, sono contento. Lui deve soltanto avere una continuità, deve tenere la spina attaccata in entrambe le fasi. Sta lavorando su questo in allenamento, non deve staccare la spina. Se sbaglia deve smaltirlo subito, perché le sue doti sono importanti e deve essere importante per la squadra".
Si può aggiungere qualcosa a questa squadra a livello offensivo?
"I numeri, se si vogliono leggere, sono importanti. Soltanto la Roma ha fatto meglio di noi. L'Inter ha il secondo miglior attacco, significa che la squadra ha prodotto tanto. E se facciamo gol, significa che giocano calciatori che fanno gol. E subiamo poco. Se avessimo fatto meglio della Roma, saremmo al primo posto. Ma dobbiamo continuare così. La Roma ha il miglior attacco ma quante punte pure stanno giocando? Gervinho non lo è, soltanto Totti. Bisogna avere la sensazione, con la Juventus ho inserito un attaccante perché avevo la sensazione che loro stessero soffrendo e noi eravamo sciolti. Che poi il secondo attaccante ce l'abbiamo, è Alvarez. Pure Guarin era un trequartista, io lo faccio giocare mezz'ala. Per essere offensivi siamo offensivi. Invece si parla sempre di altro. Poi è vero che mi piace giocare con attaccanti ancora più puri, ma fisicamente devono stare bene".
Si perde equilibrio con un attaccante in più?
"Tra il primo e il secondo tempo con la Juventus abbiamo corretto delle cose e abbiamo giocato meglio, ed è stato lì che ho inserito il secondo attaccante. Ho visto che i calciatori alti facevano certe cose così ho inserito Icardi. Domani arriva la Roma, che ha vinto 6 partite e ha valori netti, ma non ci sono tante punte pure a giocare in attacco. Eppure hanno il miglior attacco. Questa è la piega che sta prendendo il calcio al giorno d'oggi".
E' un esame questa partita?
"Sì, è un esame importante per valutare il nostro livello di crescita rispetto a quest'estate e a queste sei partite. Dopo domani, avremo incontrato già tre squadre di vertice mentre altri non le hanno ancora incontrate".
Cosa pensi di Totti?
"E' un patrimonio del nostro calcio, ora ha ritrovato anche la vena migliore. La classe non devo giudicarla, i movimenti adesso sono fluidi".
Hai parlato di numeri, domani Inter e Roma ne offrono tanti.
"Sì, è vero. E in questo momento sia noi che loro giochiamo bene".
In caso di risultato positivo, questa partita può essere una svolta?
"Quando allenavo la Reggina, e non voglio fare il confronto, i valori erano nettamente inferiori. Dobbiamo giocarcela alla pari con tutti, con tutti. E non sottovalutare nessuno, perché dopo la Juventus abbiamo affrontato il Sassuolo che ha poi pareggiato con Napoli e Lazio".
La Roma ha mandato tanti calciatori in rete, l'Inter ha subito due gol da centrocampisti. Può essere un problema?
"Sì, mi preoccupa, ma se abbiamo organizzazione e lavoriamo in modo preciso in entrambe le fasi di gioco non possiamo avere problemi. Poi però comunque i gol subiti sono stati anche un po' casuali come successo col Cagliari. Abbiamo concesso relativamente poco a tutti".
FcInterNews.it chiede al mister se Pereira e Rolando saranno i sostituti naturali di Jonathan e Campagnaro
"Potrebbero essere, a Cagliari hanno fatto bene. Domani possono giocare, guardo anche le contrapposizioni. Potrei anche valutare un'altra situazione, ma ci sto pensando non lo so. Samuel? No, soltanto se Juan Jesus sta male giocherà Samuel".
A centrocampo invece tutto confermato?
"Se ho fatto delle scelte è perché ho garanzie, ma non escludo mai nulla in partenza"
Cosa le piacerebbe avere della Roma?
"Non mi interessa, io guardo i miei calciatori che sono per me i migliori del mondo. La mentalità vincente si vede da qui, li proteggo, li curo e provo a farli crescere. Se i ragazzi a livello di continuità e movimenti sarà importante, può fare la differenza. Da loro invece oltre al gioco di squadra l'individualità. Queste partite sono così, sono belle da giocare, affascinanti perché può succedere di tutto. Le squadre hanno idee e valori tecnici importanti. Può succedere di tutto".
Prima della Juve, si parlava con intensità dell'importanza della difesa. Ora invece si spinge può su qualcos'altro?
"No, è una favola. La fase difensiva di una squadra è importantissimo. Il recupero della palla che faceva il Milan di Sacchi era un modo di difendere bene. Non si difende soltanto al limite dell'area di rigore. Con la Fiorentina, che fa abbassare gli altri e gioca bene, abbiamo subito 2-3 tiri nel primo tempo perdendo palla noi a centrocampo. Noi abbiamo dimostrato che non concediamo tanto e sappiamo far male. Questo, per me, è giocare bene".
Era più in tensione prima della Juve o adesso?
"Il bello del calcio è l'adrenalina. Ce l'avevo con la Juventus, con il Sassuolo, ce l'ho adesso con la Roma. Non si può mai alzare la guardia nel calcio, solitamente chi dice che ha vinto in partenza perde. E se perdessi questa mia caratteristica dovrei cambiare mestiere... E' un campionato avvincente, potrebbe essere diverso rispetto agli ultimi campionati. Ho la sensazione che più squadre potranno lottare".
Si può dire che Pereira rispetto a Nagatomo dà meno in fase difensiva?
"Naga fa le due fasi molto bene, Alvaro ha giocato meno. Col Cagliari ha fatto il suo, se sta bene può fare bene anche lui. L'importante è che sia ben integrato con la squadra, non parlo mai del singolo ma del collettivo. Florenzi ha determinate caratteristiche, Gervinho ne ha altre. Le contrapposizioni non devono essere lasciate perdere, sono importanti".
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
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