Terza sfida di campionato in sette giorni, per l'Inter di Walter Mazzarri. Dopo la trasferta di Bergamo, altra sfida ostica. I nerazzurri approdano a Udine, si gioca contro la squadra di Francesco Guidolin. In conferenza stampa, l'allenatore dell'Inter presenta la partita. Ecco le sue parole raccolte da FcInterNews.it

L'Udinese in casa ha sempre fatto bene, Roma a parte...
"Sì, sappiamo che questa partita sarà sicuramente difficile. Hanno secondo me un grande allenatore, bravo a lavorare con i giovani e con gli esperti, bravo a dare anche identità alla squadra. E' una sfida ostica, loro sul loro campo sono molto forti". 

Come stanno Campagnaro, Handanovic ed Icardi? Possono essere convocati?
"Handanovic lo valuteremo oggi. Icardi pure, bisogna sapere se è a disposizione anche per poco tempo perché in attacco siamo in emergenza e comunque convocherò un ragazzo dalla Primavera. Campagnaro invece non è recuperato". 

Che vi siete detti ieri con Moratti?
"Mi piace tanto il fatto che lui sia sempre con noi. I dialoghi privati non li ho mai detti, ma abbiamo parlato e mi piace il fatto che lui si confronti con me". 

Cosa manca all'Inter rispetto alle prime tre della classifica?
"In questo mondo ognuno può dire ciò che vuole. Ci mancano i punti, sicuramente. Molti li abbiamo persi per strada per qualche ingenuità, per qualche momento in cui nulla girava bene. Momenti, altri, invece in cui qualcosa non ha funzionato. Con l'Atalanta abbiamo commesso qualche ingenuità da evitare. Ci manca anche un po' di malizia che altri hanno, ma stiamo ricostruendo partendo quasi da zero anche con giovani che non hanno tanta esperienza. E questo era già messo nel preventivo. Poi ci sono altri aspetti in cui non siamo stati fortunati". 

E' preoccupato per questa perdita di punti?
"No, assolutamente. Per noi è un anno zero, anche sulla strada di come è finito l'anno scorso. Sulla carta noi dobbiamo fare la corsa su noi stessi e basta, dobbiamo vedere soltanto una squadra che gioca bene. I tifosi sotto questo punto di vista credo siano anche contenti. Ovviamente dispiace perdere punti, ma anche Montella dopo una sfida persa ha detto di essere convinto di essere nella strada giusta. Ed io la penso così". 

Chi è il rigorista dell'Inter?
"Quando ci daranno un rigore lo vedrete...". 

Che idea si è fatto sull'espulsione di Cuadrado?
"Ci sono gli organi competenti che ci penseranno, di sicuro bisogna valutare bene determinate situazioni così come si può cambiare qualcosa visto il corso dei tempi". 

Cosa chiede in più alla squadra dopo 10 giornate?
"Io voglio che si cresca. Gara dopo gara dobbiamo crescere, dobbiamo eliminare gli errori commessi nella partita precedente. E soltanto così la squadra crescerà ancora di più. Sono comunque soddisfatto, perché tutti cercano di fare ciò che l'allenatore propone". 

I gol subiti nelle ultime partite a cosa deve essere attribuito principalmente?
"A me andrebbe bene vincere tutte le partite 4-3, guardo questo. Abbiamo subito qualcosina, ma guardo l'aspetto generale della squadra. Siamo uno dei migliori attacchi del campionato, è un orgoglio questo. Abbiamo fatto segnare 10 calciatori, significa che c'è un gioco collettivo, che tante cose i ragazzi le fanno come io le voglio. Sono contento di quest'aspetto, e anche nei gol subiti le gare vanno analizzate per conto proprio. Non sono preoccupato". 

FcInterNews.it chiede al mister se Taider può rientrare dall'inizio
"Sì, potrebbe essere un'idea. Vedremo". 

FcInterNews.it chiede al mister se Samuel può giocare due gare ravvicinate
"Lo sto aspettando, voglio parlare con lui e vedere". 

Sta pensando di cambiare qualcosa, o è necessario cambiare solo quando è il caso?
"La rosa è omogenea, perché tutta la squadra ha capito cosa voglio. Ora possiamo cambiare anche in funzione della forma, piuttosto delle squalifiche, oppure dell'avversario. Faccio le valutazioni essendo in conoscenza di tante cose meglio rispetto a qualche settimana fa. Abbiamo avuto 3 partite in 7 giorni, cambiare tatticamente no perché gli automatismi devono essere collaudati e non c'è il tempo". 

In una delle esternazioni di Thohir, si è detto che servono gli esterni. Conferma? Servirebbe un vice-Milito?
"Mi state portando sul mercato. Io il contatto diretto con l'azionista di maggioranza non ce l'ho. Parlo con Branca, Ausilio, Moratti. Se hanno fatto delle considerazioni non lo so, non è detto che ci servano gli esterni piuttosto che un attaccante. Preferisco parlare del momento e della forma della squadra, non ho mai valutato la rosa all'esterno". 

Lei è come un padre per Campagnaro. C'è una piccola beffa nel vederlo convocato per l'Argentina? Può parlare con lui in questo senso?
"Intanto vediamo, perché sono delle pre-convocazioni e non è detto che vada. Appena succederanno i fatti li commenterò. Ci tengo però a precisare che gestisco il gruppo da padre di famiglia come atteggiamento, perché se c'è da dare il bastone do il bastone e se c'è da dare la carota do la carota. Tratto i miei calciatori come i figli. Però sono anche un allenatore, e non guardo il fatto che un giocatore sia stato con me 7 anni e l'altro 6 mesi. Non sono al di sopra delle parti quando faccio le scelte, utilizzo lo stesso comportamento per tutti i calciatori". 

I numeri dell'attacco sono importanti. Hai un po' il rammarico pensando ad un Milito al 100% oppure un altro attaccante da 20 gol?
"Non parlo di mercato, ma quando sono arrivato avendo da sempre una stima profonda per Milito speravo di averlo al top, perché lo reputo il migliore in Europa quando è in forma. Potevamo avere qualche punto in più".

C'è qualcosa da migliorare in trasferta?
"L'unica considerazione che posso fare è che, trovando noi il vantaggio, l'avversario si getta in attacco alla ricerca del pareggio. Ai ragazzi dico in trasferta di nemmeno festeggiare quando segnano, perché si deve martellare di più. Non bisogna distrarsi, ma martellare ancora più forte perché l'avversario reagisce. Bisogna essere concreti, cinici. Col Verona in casa ad esempio l'abbiamo fatto. Non bisogna avere cali di tensione". 

Cosa significa allenare una squadra con un cambio societario in corsa?
"Non so quante volte sia successo ad altri allenatori. E' chiaro che non è una cosa normale, deve essere apprezzato anche da parte vostra perché sembra che a livello di spogliatoio non ce ne siamo nemmeno accorti. La squadra non è mai stata distratta". 

Più volte, nelle ultime conferenze stampa, ha sottolineato il fatto che mancano dei punti. C'entra il fattore arbitrale?
"Dovete essere voi ad essere lucidi e valutare, io non entro in questo argomento. Ci sono diversi momenti nella vita in cui le cose non vanno bene, c'è capitato un momento di sfortuna, così come ci sono capitati quelli di fortuna. Penso che siano tutti episodi che in un momento dove non girano le cose non vanno tutti insieme". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 02 novembre 2013 alle 11:30
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
vedi letture
Print