"Sono al 100%. Ho avuto un'infiammazione nella punta del piede, ma ora va bene". Intervenuto in conferenza stampa con il suo Belgio, Romelu Lukaku rassicura sulle sue condizioni fisiche in vista della sfida di domani contro la Russia. 

Hai già sentito più fiducia?
"Va tutto bene con l’Inter e anche con il Belgio, il livello di allenamento è molto alto".

Devi giocare contro la Russia. Qual è la tua opinione su questa squadra? Ti piacerebbe giocare in Russia un giorno?
"Perché no? Un mio buon amico ha giocato qui, Quincey Promes, mi ha detto che è un campionato competitivo. Anche la Nazionale russa è molto forte".

Ti sei adattato rapidamente all’Italia, ma c'è il problema del razzismo. Lo sapevi prima di partire per la Serie A?
"Sì, a Cagliari è stato il momento difficile. Mi avevano avvertito prima di lasciare l’Italia, la Serie A e la UEFA dovevano fare di più. Puoi alzare un cartello con 'no al razzismo', ma poi devi davvero sconfiggerlo. L'Italia comunque mi piace, le persone per strada sono molto gentili con me e piace anche alla mia famiglia".

Domani giocherai al 50 o al 100%?
"Veniamo per vincere, non abbiamo pietà di nessuno. Vediamo questa partita come una finale, sappiamo che la Russia sarà motivata, ma non siamo qui per giocare un'amichevole".

Hai un buon rapporto con Conte. L’affetto di un allenatore è importante?
"È più una questione di onestà: quando non vado bene, voglio che me lo dica. Ho 26 anni e posso ancora migliorare. Koeman, Mourinho e Conte sono stati onesti e non mi hanno mentito. Anche il mio rapporto con Solskjaer era buono, ma volevo andarmene: glielo dissi a marzo e lo rispetto perché ha rispettato la mia scelta, anche se voleva tenermi". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 15 novembre 2019 alle 17:47 / Fonte: dhnet.be
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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