Sì, è l'Inter di Leonardo. I numeri non mentono mai, e l'inversione di rotta subita dalla compagine nerazzurra da quando il tecnico brasiliano ha preso il posto di Benitez è davvero impressionante: 33 punti in 13 partite di campionato, una media stellare, con l'abilità di riportare serenità in uno spogliatoio che per una larga metà era scontento dei metodi dello spagnolo. Insomma, comunque andrà a finire la rincorsa scudetto, la cura Leonardo ha funzionato, eccome. Straordinaria l'intuizione del presidente Moratti, il quale ha sempre stimato Leo come dirigente e gli ha dato fiducia anche da allenatore, ruolo che il brasiliano non voleva più ricoprire dopo l'esperienza rossonera e che invece sta attuando al meglio delle proprie possibilità. Eppure, le speculazioni sul futuro restano: il nome che aleggia, come sempre, è quello di José Mourinho. Il portoghese è in crisi con l'ambiente Real Madrid, un suo addio pare scontato secondo i media spagnoli, che vedono l'Inter come principale antagonista di United e Chelsea per accaparrarsi lo Special One.

Le parole rilasciate ieri dall'a.d. Paolillo e in precedenza dal presidente Moratti, però, sono passate sotto silenzio, ma in realtà sono state chiarissime in merito: Leonardo è una scelta fatta non solo per adesso, ma anche per il futuro, tant'è vero che è stato siglato un contratto durevole fino al 2012 e non fino al prossimo giugno. Insomma, l'Inter in Leonardo ha fiducia assoluta, i suoi numeri sono più che positivi e a fine stagione si farà un primo prospetto di questo matrimonio, che per adesso va avanti a gonfie vele. Il presidente però non ha escluso nulla, sottolineando come Mourinho sia legato da un contratto ancora lungo con il Real, ma che in realtà c'è "ancora modo di aspettare", lasciando intendere che per il futuro potrebbe esserci il passaggio di consegne. Nel calcio però le attese possono far sfumare i progetti, e allora l'Inter si lascia solleticare da questa ipotesi senza però sfiduciare un Leonardo che ha conquistato l'ambiente con i suoi metodi e con i suoi risultati.

L'Inter crede in Leo, Leo crede in questa Inter, e non c'è motivo di fermare subito questa unione. Nel 2012, se Mou dovesse essere 'a disposizione', le carte in tavola potrebbero cambiare, e la soluzione che vedrebbe Leonardo in dirigenza con José in panchina potrebbe solleticare le emozioni nerazzurre, ma adesso c'è solo da sorridere: c'è Leo in panchina, non uno qualsiasi, e l'intenzione più chiara è quella di proseguire, insieme. Per dimostrare che il brasiliano e l'Inter, insieme, non sono inferiori proprio a nessuno...

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 08 marzo 2011 alle 13:17
Autore: Fabrizio Romano
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