L'approdo di Mourinho all'Inter, e di conseguenza il Triplete nerazzurro, sono stati a forte rischio. A rivelare ciò è Marc Ingla, vice-presidente nell'era di Laporta in blaugrana. L'ex numero due del Barcellona spiega in un'intevista che nel 2008, prima di scegliere Guardiola e quando Mourinho era ancora libero da ogni vincolo, lui e altri rappresentati del Barça si incontrarono a Lisbona con José e il suo rappresentante, Jorge Mendes: "Era stato Mendes a insistere perché ci vedessimo, ma non volevamo comunque trattare seriamente con loro. Mourinho ci mostrò una presentazione in Power Point con la sua filosofia calcistica, come evolvere il nostro 4-3-3, chi sarebbe dovuto partire e chi sarebbe dovuto arrivare e addirittura le persone che potevano lavorare nel suo staff tecnico: ci propose i nomi di Guardiola, Luis Enrique, Sergi Barjuan o Chapi Ferrer da scegliere per il suo secondo". 

Poi aggiunge: "Mourinho ci disse che non avrebbe cambiato il suo modo di comunicare, che il suo atteggiamento verso i media sarebbe stato lo stesso di sempre e a noi questo non piaceva molto, quindi alla fine Txiki Beguiristain gli preferì Guardiola, che comunque era sempre stato la sua prima scelta . Non fummo maleducati con lui quando gli dicemmo che lo avevamo scartato come tecnico del Barcellona".

Il resto è storia. Mourinho scelse l'Inter che lo aveva già cercato prima che andasse al Chelsea, e con cui ha scritto pagine di storia del calcio bellissime, fra cui una notte magica proprio al Camp Nou, ultimo scoglio del sogno chiamato "Madrid" per la finale di Champions. A volte il destino riserva strani incroci, e chissà che dietro a quell'esultanza così esuberante di Mou non ci sia stato anche un po' di risentimento per essersi sentito una seconda scelta del club che lo aveva "cresciuto" come tecnico.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 26 novembre 2011 alle 09:45 / Fonte: Francesca Ceciarini da Madrid
Autore: Francesca Ceciarini
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