Non servivano certo conferme, eppure ieri Massimo Moratti ne ha dispensate di ulteriori, supportato poco prima piuttosto velatamente dall’altro azionista principe del club nerazzurro, Marco Tronchetti Provera. Mercato saggio significa che prima di acquistare bisogna cedere e reinvestire quanto incassato/risparmiato da queste operazioni in uscita. L’ennesimo messaggio ai tifosi, affinché abbiano ulteriore pazienza, ma anche una frase rivolta ad alcuni giocatori, quelli messi in lista cessioni ufficiosamente. La rinascita dell’Inter parte dal loro addio, finanziariamente una conferma non consente alla società di rinforzare la rosa, con ovvie catastrofiche conseguenze. Questo non significa che la dirigenza non abbia già intavolato trattative per eventuali acquisti, ma l’empasse provocata dalla situazione addii frena tutto. Siamo in piena glaciazione, da questo punto di vista.

Il grande freddo è arrivato anche nei confronti di giocatori che evidentemente non si curano delle difficoltà finanziarie dell’Inter. Il riferimento è a Lucio e Forlan, due dei meno graditi in vista della prossima stagione, che continuano a nicchiare sulla ricerca di un’altra sistemazione perché attendono, dalla loro attuale società, una gratifica economica. In altre parole, una buonuscita. Ecco così che Lucio non accetta l’offerta del Fenerbahçe e Forlan fa altrettanto con le numerose proposte dal Sudamerica. Entrambi sanno benissimo di non rientrare più nei piani dell’Inter per la prossima stagione, ma mettendo l’orgoglio a parte continuano a insistere su un ‘premio addio’, come se il club di Corso Vittorio Emanuele navigasse nell’oro. Due situazioni di stallo che si aggiungono a quelle di Maicon e Julio Cesar, comunque diverse tra loro.

Il terzino ha già fatto capire che se ne andrà, non avrebbe problemi a trovare un accordo con il Real Madrid ma nella fattispecie la dirigenza nerazzurra non vuole assolutamente rescindere il contratto come con Lucio e Forlan. Il Colosso consente di monetizzare, deve ancora compiere 31 anni e gli estimatori non mancano. La richiesta è di 10 milioni, il Real Madrid (Mourinho) è interessato ma al momento c’è freddezza in merito alla richiesta nerazzurra, giudicata eccessiva. Se ne riparlerà nei prossimi giorni, ma tra tutti gli ‘esuberi’ Maicon è quello che ha più mercato, senza dubbio. Julio Cesar invece si trova in una situazione umanamente delicata: lui è legato all’Inter, non vorrebbe andarsene ma allo stesso tempo si rende conto di non essere più considerato come prima. Vuoi per un fisico che continua a scricchiolare, vuoi per i 4,5 milioni netti a stagione che percepirà fino al 2014. Troppi.

Nei piani della dirigenza interista le cessioni sopra indicate sarebbero colmate da nuovi innesti, più giovani ed economicamente meno esosi. Silvestre sostituirebbe Lucio, Handanovic arriverebbe per subentrare a Julio Cesar (le parole di Carnevale sono politically correct) e Debuchy sarebbe l’alternativa a Maicon. Ma anche in questo caso si tratta di operazioni messe in freezer, in attesa di cedere. Palermo (Silvestre) e Udinese (Handanovic) sembrano disposte ad aspettare, meno il Lille che per Debuchy ha altre offerte sul tavolo (Newcastle). Certo è che l’Inter non può permettersi di tergiversare troppo, perché le altre si rafforzano e l’immobilismo attuale costringerebbe il club ad accontentarsi, più avanti, di piani B se non addirittura C. In tutto ciò, resta da capire cosa sarà di Ranocchia e Sneijder, che davanti a buone offerte potrebbero salutare Milano e dovrebbero essere sostituiti da giocatori all’altezza. Ma questo non deve avvenire il 31 agosto. Le temperature di questi tempi sono elevate, ma in casa Inter è piena Era Glaciale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 28 giugno 2012 alle 23:00
Autore: Fabio Costantino
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