Dopo la sosta per le festività di fine anno da domani a Bologna alle 12.30, salvo interventi dell'ASL locale, ripartirà il campionato dell'Inter. Partita caratterizzata da numerose assenze tra i padroni di casa, dopo gli ultimi aggiornamenti sulle positività, mentre tra i nerazzurri mancheranno Edin Dzeko (tampone positivo) e Hakan Calhanoglu (squalificato). Non mancano dunque gli argomenti da trattare con Simone Inzaghi, protagonista della conferenza stampa pre-partita. A seguire le sue dichiarazioni.

Cosa si aspetta da questa partita?
"Una sfida complicata. Il Bologna ha vinto 3-0 a Sassuolo su un campo tutt'altro che semplice. Conosciamo il valore dell'avversario e dell'allenatore. Dovremo fare una gara importante".

Come ha ritrovato la squadra? Quanto è preoccupato dall'emergenza alla vigilia di un mese e mezzo così delicato per l'Inter?
"Penso che sia un clima di incertezza che non fa bene al calcio perché è difficile preparare le partite ma sappiamo che domani andremo a Bologna. Abbiamo tre positivi, il Bologna ne ha otto. Ci sono le autorità che decidono, sia io che Mihajlovic sappiamo che fino al fischio d'inizio bisogna essere pronti per cambi di uomini e strategia. In due anni è capitato spesso, non fa bene al calcio ma coinvolge tutte le squadre e come ci è stato detto per la Supercoppa decidono le autorità. Giocheremo di volta in volta, nessun problema".

Che valutazioni stai facendo per sostituire gli assenti?
"Un'idea ce l'ho ma la porto con me. Abbiamo fuori i tre positivi e Calhanoglu. La formazione non la sanno neanche i ragazzi, domattina parlerò con loro e deciderò all'ultimo".

Temi ci sia un po' troppa euforia attorno all'Inter?
"Come ho detto penso debba essere uno stimolo. Non conta il titolo d'inverno ma fa piacere essere in testa. I giudizi devono essere uno stimolo per far bene, sappiamo che siamo primi e tutti ci affronteranno al meglio per crearci problematiche".

Che idea ti sei fatto delle parole di Lukaku?
"Non mi va di parlarne perché non è una cosa di mia competenza. Posso dire poco, soltanto che Lukaku è un grandissimo giocatore e che qui ha fatto due anni straordinari. Con me è stato dieci giorni nel migliore dei modi. Ora gioca altrove e spero possa essere molto utile, anzi ne sono sicuro perché è un top player".

Cosa vuoi rivedere dalla squadra? Lo stop ha intaccato qualcosa o ha ricaricato le batterie?
"L'auspicio è trovarla come l'ho lasciata. Veniamo da un'ottima striscia ma domani affrontiamo una squadra in salute, in questi giorni dopo le prime sedute individuali per problemi di Covid abbiamo lavorato al meglio e sappiamo che affronteremo una squadra insidiosa con giocatori di qualità".

Senti l'etichetta di favorito? Sul mercato hai chiesto qualcosa?
"Penso che il ruolo di favorito due mesi fa qualcuno non lo diceva più, ora lo stanno dicendo nuovamente perché siamo primi. Non crea problemi, come ho detto deve essere uno stimolo. Per il mercato aspettiamo l'arrivo del nostro presidente in vista della Supercoppa, ho la fortuna di avere dei dirigenti che lavorano in una direzione ma siamo concentrati su queste partite ravvicinate che abbiamo".

E' stato eletto allenatore del mese, con chi vuole condividere il riconoscimento?
"Fa piacere, vuol dire che con lo staff stiamo lavorando bene. Ma penso che gli obiettivi migliori siano quelli collettivi, alzare qualche trofeo. Cosa che mi è riuscita in passato e voglio accada anche qui. Per questo lavoriamo ogni giorno".

Quando non ha giocato Calhanoglu finora hai messo Dimarco per i piazzati. Pensi di confermare questo o partirai coi titolari dietro?
"Ho letto e ho sentito questo ma Dimarco e Calhanoglu se giocano lo fanno perché meritano indipendentemente dai calci da fermo. Abbiamo anche Brozovic o Sanchez che possono calciarli".

Le avversarie vi danno per favorite per scaricarvi la pressione o perché ci credono? Brozovic rinnoverà?
"Su Brozovic ho ribadito più di una volta che secondo me è molto contento, importantissimo in questa squadra e penso rinnoverà. Poi ci sono Marotta e Ausilio che seguono le trattative ogni giorno, io guardo più il campo. Fa piacere ciò che dicono i colleghi, so di essere in una società forte con tifosi straordinari e grandissimi giocatori. Abbiamo perso qualche punto all'inizio ma dal 23 agosto giochiamo con una certa continuità. Dopo un girone d'andata molto buono siamo a metà dell'opera, vedremo chi sarà stato il più bravo da qui ala fine".

Eri più convinto di vincere lo scudetto con la Lazio nell'anno in cui è scoppiata la pandemia oppure ora?
"Ho visto in tutti questi anni che di sicurezze ce ne sono poche. Sono molto soddisfatto di quel che facciamo ogni giorno e riceviamo dalla squadra. Non sono mai stato troppo bravo nei pronostici. Dobbiamo continuare così, sappiamo che un girone solo non conta. Negli ultimi due mesi la classifica è cambiata in fretta, dobbiamo essere pronti contro ogni avversario, già da domani a Bologna".
Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 05 gennaio 2022 alle 17:15
Autore: Redazione FcInterNews
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