Archiviata l’eliminazione dagli ottavi di finale di Champions League, l’Inter proverà a dare seguito ai buoni segnali visti nelle ultime due vittorie contro Chievo e OM. La squadra di Ranieri soffre ancora contro squadre organizzate che riescono a saper sfruttare gli errori commessi in difesa. Non è un caso infatti che il successo di Verona sia arrivato proprio contro un Chievo che nella ripresa ha voluto accontentarsi del pareggio rinunciando totalmente alla fase offensiva e venendo poi punito da Samuel e Milito. La crescita c’è stata, come dimostra il 2-1 amaro ottenuto in Champions, ma non bisogna dimenticare il tracollo che ha portato l’Inter lontano dalle zone Champions.

OUT WES, SARÀ 4-4-2 - Se c’è una squadra che in questo momento può maggiormente mettere in difficoltà i nerazzurri forse è proprio l’Atalanta. Ranieri ha fatto la sintesi in conferenza stampa dei tanti pericoli che presenta la sfida di quest’oggi. I nerazzurri di Colantuono sono abilissimi nel chiudersi e nel ripartire, riuscendo a non scoprirsi per poi aggredire in contropiede qualunque formazione si trovino davanti. L’assenza di Sneijder è l’occasione quindi per rispolverare il solido 4-4-2 che privilegia la spinta sulle fasce operata dagli esterni. Tanta corsa anche in mezzo al campo per provare ad avere la meglio su un undici giovane, veloce e abile nel giocare in modo intelligente. Per questo a sinistra Ranieri concederà la chance ad Obi che con il suo affiatamento dà discrete garanzie anche in fase di copertura. Dall’altra parte confermato Zanetti che nelle ultime uscite ha offerto degli ottimi spunti in chiave assist-man. Anche a centro il giusto mix fra il giovane e il 'vecchio', Poli e Cambiasso (ricordiamo l’assenza di Stankovic). Dicevamo degli esterni.  Il loro lavoro sarà fondamentale anche per mandare in gol i due attaccanti, Pazzini e Milito, con Forlan che verrà fatto rifiatare. Confermata invece la difesa delle ultime partite, il reparto che vive di buoni momenti accompagnati da amnesie paurose. Prima di tutto qui conterà la testa e il riuscire a rimanere concentrati nell’arco di tutti i novanta minuti. L’Atalanta è una squadra che non perdona.

UN TANQUE IN MENO - Gli orobici vengono da sei risultati utili consecutivi e, come ha ricordato Ranieri, senza la penalizzazione si ritroverebbero a un solo punto di distacco dall’Inter. Squadra che però arriva a Milano con due importanti defezioni. Oltre ai forfait di Capelli e Brighi, Colantuono dovrà rinunciare per infortunio al terzino Peluso e, soprattutto, al bomber Denis, autore del gol dell’1-1 nella sfida d’andata. Assenze pesanti fino a un certo punto, alla luce del collettivo che rappresenta la vera forza degli ospiti. Probabile che il tecnico proporrà lo stesso schieramento visto nella trasferta di Udine, un 4-4-1-1 con davanti Gabbiadini che proverà a non far rimpiangere l’assenza del Tanque. Nella retroguardia subentra Raimondi nel ruolo di laterale destro, a centrocampo Cigarini e Carmona con gli esterni Schelotto e Moralez a fare da rifinitori insieme a Marilungo, posizionato alle spalle della punta.

LOTTA SUGLI ESTERNI - Prima di parlare di tattiche Ranieri dovrà infondere ai suoi uomini la massima concentrazione, quella stessa messa in campo nel match del Ferraris dove solo un’invenzione di Moralez per Denis, marcato malissimo da Chivu, ha permesso di pareggiare i conti con la rete di Sneijder. Il fantasista argentino è il gioiello dell’undici di Colantuono e dovrà essere arginato da Zanetti. Per questo motivo il capitano potrebbe essere costretto a limitarsi in fase di spinta, così come dall’altra parte Obi avrà l’obbligo di fare sempre attenzione alle ripartenze di Schelotto. A sinistra, però, il nigeriano potrebbe tramutarsi nella mossa azzeccata anche in zona gol. Da quelle parti difenderà infatti il 32enne Raimondi, schierato in sole quattro occasioni quest’anno. La velocità di Obi potrebbe quindi far saltare il meccanismo difensivo dell’Atalanta, che potrebbe regalare chance a Milito e Pazzini per mettere in pratica il loro fiuto del gol. Altro duello importante si combatte tra Cambiasso e Marilungo. Possibile infatti che il Cuchu venga spesso richiamato a dar manforte alla difesa per coprire gli inserimenti di quella che diventa l’arma nascosta dei bergamaschi.

PAZZO, CI SEI? - I pericoli principali arrivano comunque dagli esterni. Come detto, Zanetti e Obi dovranno dare il loro supporto ai due terzini, Maicon e Nagatomo, contro i lampi di Schelotto e Moralez. In fase offensiva servirà invece che il lavoro di costruzione venga capitalizzato al massimo dai due centravanti. In questo senso Milito è sicuramente più in forma di Pazzini, a cui però potrebbe essere stato fondamentale l’aver ritrovato la via della rete in settimana contro l’OM. Rigore guadagnato e trasformato dallo stesso numero 7 nerazzurro, sfortunatissimo nelle ultime gare ma che adesso tornando in campo dal primo minuto ha tanta voglia di firmare lo score anche su azione, provando a convincere definitivamente Ranieri. Al Pazzo il gol è mancato parecchio quest’anno, a lui la chance, di testa con un’incornata o con una giocata in mezzo all’area che richiami ai debutti in nerazzurro, di riportarsi conducendo anche l’Inter sulla strada della rinascita.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 18 marzo 2012 alle 09:00
Autore: Daniele Alfieri
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