Il tema dello stadio Giuseppe Meazza è molto presente negli scambi di messaggi tra Giuseppe Marinoni, all'epoca numero uno della Commissione paesaggio, e Federico Pella, manager della società di ingegneria J+S, due figure centrali del presunto 'sistema deviato' di speculazione edilizia selvaggia al centro dell'inchiesta che sta sconvolgendo Palazzo Marino. Come riporta l'edizione milanese del Corriere della Sera, infatti, per i pubblici ministeri ci sono "gli elementi di prova del fatto che un altro importante obiettivo rientrante nel programma criminoso tra Marinoni e Pella, per il quale i due confidavano pure nell'appoggio dell'assessore Giancarlo Tancredi, riguardava la vicenda delle opere relative allo stadio Meazza e alle aree limitrofe". La casa di Inter e Milan era uno degli "obiettivi del patto di corruzione" stretto, al pari della "strategia su Nodi e Porte metropolitane. Le vicende «della vendita e della sorte dello stadio e delle aree di San Siro costituiscono lo sfondo" di molte chat tra i due.

Molti messaggi scambiati via WhatsApp vertono sul modo di proporre "strategie sugli interventi sul Meazza e sulle aree dei parcheggi per il tramite dell'Inter, già cliente di Pella", si legge sul Corriere che precisa come il club nerazzurro sia comunque estraneo alle indagini. Sulla vendita di San Siro e aree limitrofe sta già indagando, anche con un fascicolo autonomo, la Procura, sempre col pool dell'aggiunta Tiziana Siciliano.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 19 luglio 2025 alle 17:20
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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