Tra Inter e moda, Mauro Icardi si confessa ai microfoni di Style. Nell'intervista concessa al mensile del Corriere della Sera il numero 9 di Mazzarri si sofferma sul suo rapporto con il tecnico e sul primo impatto con Thohir, con uno sguardo alla Nazionale albiceleste e alle nuove tendenze dei calciatori in Serie A.

Dopo tanto parlare extra sportivo eccola protagonista nell’Inter, con Mazzarri che la rilancia. Che cosa pensa dell’allenatore che l’ha pazientemente attesa?
"Sono concentrato sul lavoro e voglio dare il massimo in ogni partita. Al mister non posso che dire grazie perché appena ho potuto allenarmi con continuità mi ha concesso una chance che ho cercato di sfruttare al meglio".

Il rilancio nell’Inter l’aiuterà a trovare un posto nella sua nazionale per i prossimi mondiali?
"Sono giovane, vivo giorno dopo giorno e il mio pensiero va all’Inter. Poi se avrò quella possibilità ne sarò felice".

Se avesse scelto l’azzurro, sarebbe stato più facile trovare un posto nella nazionale italiana?
"La nazionale non si sceglie per trovare un posto. Ho sempre detto di sentirmi argentino e di voler quindi giocare per l’Argentina, con tutto il rispetto per l’Italia".

Che cosa pensa dei nazionali italiani più o meno suoi coetanei tipo Balotelli, Destro, De Sciglio…
"Tutti bravi. Giocatori di gran livello".

E il giovane presidente Thohir che impressione le ha fatto?
"Il presidente Thohir è giovane ma ha dimostrato come imprenditore d’avere idee chiare su come si gestisce un’azienda. L’impressione è stata ottima".

Come si veste di preferenza?
"Jeans, camicie anche fuori dai pantaloni, giubbotti, sneaker: un sacco di cose sono di Dolce & Gabbana. Mi piace mettere su roba a più strati".

Nelle immagini sul sito di Style.corriere.it ha invece un vestito trendy. Cambio di rotta?
"Mi piace vestire bene e cerco d’avere un mio stile anche se a volte di me guardano soprattutto i tatuaggi!".

I calciatori di oggi spesso diventano popolari appunto per tatuaggi, vestiti da rock star, pettinature strambe, fidanzate televisive, macchinoni. È giusto?
"Anch’io ho una macchina sportiva, una fidanzata conosciuta e i tatuaggi! Però tanti miei compagni sono poco appariscenti. Quello che conta sono il valore sportivo, la bravura, l’impegno. Il resto viene dopo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 01 aprile 2014 alle 07:00
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
vedi letture
Print