L'Inter, ma più in generale l'Italia, gli hanno dato tanto, lui ha ricambiato in buona parte sul campo, ma ora, al momento di salutare il nostro Paese, il commiato non è per nulla di quelli amichevoli, anzi. Zlatan Ibrahimovic, appena approdato a Barcellona, in attesa di essere presentato dal club campione d'Europa, dalle colonne de "Il Giorno", svela il vero motivo per cui ha deciso di andare via dall'Inter. Motivo economico? No, piuttosto un addio dettato da un improvviso "mal d'Italia" spuntato negli ultimi mesi: "Quando ho cominciato a pensare di voler cambiare aria? A dicembre, prima di Natale. Più vedevo giocare il Barcellona, più volevo andare via. E poi ero stufo dell’Italia, di Milano, del vostro calcio: si gioca male, c’è troppo stress. Insomma, avevo bisogno di altro... L'Inter mi pagava più di ogni altro calciatore? Non parlo di soldi. E comunque se la società ha accontentato le mie richieste, vuol dire che era soddisfatta del rendimento sul campo...". Nelle parole dello svedese c'è spazio anche per una frecciata verso José Mourinho, che ha definito Eto'o un giocatore migliore di lui: 

"Non mi interessa di quello che dice Mourinho, però se volete vi dico che sono felice di aver scelto il Barcellona. E' la squadra che gioca meglio di tutte al calcio, e sono felice di poter far parte di questo gruppo. Per me è un grande onore. In Italia ho vinto per cinque anni di fila giocando in due club diversi, se ho deciso in questa maniera avrò avuto le mie buone ragioni...". Le parole al miele verso il suo nuovo club continuano: "Mi piace da impazzire il modo in cui gioca il Barcellona - spiega Ibra - Ci ho pensato più volte, ho avuto tante altre richieste importanti in questi mesi, dalla Spagna all’Inghilterra, ma il mio desiderio era solo quello di trasferirmi in quel club. E ci sono riuscito". E su questa decisione, non hanno influito, stando alle sue parole, i fatti del dopo-Manchester: "Avevo già deciso tutto prima e avevo informato il mio manager. La sfuriata del presidente negli spogliatoi? Finiamola con questa storia. E’ l’Inter che è stata eliminata dal Manchester, non Ibrahimovic". Con Moratti, dunque, nessun tipo di rancore: "Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e con me si è sempre comportato bene. Mi spiace solo non averlo potuto salutare di persona: lui è arrivato negli Stati Uniti subito dopo la mia partenza. Ma ci sentiremo per telefono...".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 27 luglio 2009 alle 15:36 / Fonte: Il Giorno
Autore: Christian Liotta
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