L'ennesimo errore di Rafael Benitez. Dalle pagine di Marca, l'allenatore spagnolo non ha risparmiato pungenti e dure critiche all'Inter, il club che lo ha liquidato dopo una prima parte di stagione quasi imbarazzante. Questione centrale del tutto proprio il caso infortuni, che in tanti usano come giustificazione per Benitez stesso, ma che in realtà lo spagnolo sta rigirando contro se stesso attraverso un comportamento pessimo, che ne dimostra tutta la debolezza. Attaccare lo staff medico nerazzurro anche per quanto fatto in passato andando a difendere i suoi uomini è pura follia, innanzitutto perché i medici intervengono dopo un infortunio, del quale la causa primaria - esclusi quelli accidentali - è ovviamente la preparazione, che viene decisa solo dallo staff tecnico, dunque affermare che la colpa è dello staff significa esporsi quasi al ridicolo. Andare poi ad assalire così medici di importanza internazionale come quelli nerazzurri, significa combattere contro i mulini a vento. Questa è gente che vince ininterrottamente da anni anche grazie ai propri metodi di lavoro, medici riconosciuti anche a livello di Nazionale italiana, ma c'era da aspettarsi un attacco così sterile da parte di quel Benitez che ha avuto il coraggio di criticare il lavoro di Mourinho - a suo avviso scarseggiante in palestra - il quale ha vinto tutto in due anni, mentre Rafa in sei mesi ha portato l'Inter... in zona Uefa.

Un esempio banale può riguardate il caso di Wesley Sneijder: l'olandese è stato clamorosamente sovraccaricato con il lavoro in palestra, deciso ovviamente dallo staff di Benitez, dopo pochissimi giorni di vacanza tra una stagione di 50 partite con l'Inter e un Mondiale giocato interamente e da titolare. Il folletto di Utrecht si è ritrovato 'schiacciato' dal lavoro proposto per lui, e non ha dato neanche un 10% di quanto - ad esempio - ha mostrato domenica sera contro la Roma. Quello è il vero Sneijder: un giocatore, ogni tanto, ha bisogno anche di riposo (Wesley disse di un Mourinho che talvolta lo mandava addirittura alle Maldive...), non soltanto di essere sovraccaricato. Insomma, quel Benitez visto da tanti come un buono, aveva anche il volto di sergente: al tecnico di Madrid mancava l'elasticità del grande allenatore, chiedete anche dalle parti di Liverpool cosa pensano di lui i giocatori, tranne rare eccezioni. Voler distruggere qualsiasi cosa di Mourinho è stato deleterio, ma queste dichiarazioni lo sono ancor di più per una persona che sembrava volersi lasciare comunque bene con l'Inter, e che invece sta rovinando tutto così, dimostrando una debolezza infinita.

Una puntualizzazione sul discorso mercato per concludere. C'è da tornare sul progetto di giocatori nuovi reclamati da Benitez: lo spagnolo ha accettato in estate di rimanere con la squadra così com'era, perché i tentativi per prendere Mascherano e Kuyt sono stati fatti ma i prezzi erano esorbitanti (e i due, finora, stanno clamorosamente deludendo lì dove sono). Quell'uscita post-Mondiale è stata sbagliata per toni e tempi, anche perché l'Inter non avrebbe avuto alcun problema a comprare giocatori anche all'eventuale Benitez, visto che non si vive di 'dispetti' ma di trionfi, in Corso Vittorio Emanuele. Rafa ha voluto chiudere con un'uscita da eroe, e adesso sta sbagliando anche con questo atteggiamento di invidia nei confronti del 'fortunato' Leonardo, uno che sul mercato non ha mai chiesto nulla, anzi ha sempre fatto un discorso legato alle opportunità. Ha avuto pazienza ed educazione, quelle due qualità che Rafa sembrava avere all'inizio della sua avventura a Milano ma che ha perso nel corso del tempo, e che adesso sta letteralmente cancellando con queste uscite infelici. Anche perché Leo ha sempre applaudito anche il lavoro di Benitez con cortesia, senza mai far notare come i suoi risultati siano clamorosamente migliori. Questione di signorilità vera: il buon Rafa, in questo momento, farebbe bene a pensare soltanto a se stesso...

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 09 febbraio 2011 alle 15:23
Autore: Fabrizio Romano
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