Nicolò Barella è stato intervistato dal sito dell'Uefa a poche ore dalla partita d'esordio della stagione in Champions League. Il centrocampista interista ha segnato lo scorso anno, sempre alla prima della stagione nel torneo, un gol che ha riequilibrato la sfida contro lo Slavia Praga. "E’ stato molto emozionante perché ero in panchina e non mi aspettavo nemmeno di entrare - racconta - Credo che il mio urlo di gioia sia stato strozzato solo perché quello era il gol del pari, non quello della vittoria".

Riguardo alla mancata qualificazione agli ottavi di un anno fa, Barella ribadisce un vecchio concetto già espresso. "Ho spesso detto che era il nostro primo anno nel nostro processo di crescita, siamo anche arrivati a risultati importanti. Forse è mancato solo l’ultimo passo. Nella fase a gironi abbiamo giocato grandi partite contro Barcellona e Dortmund ma alla fine abbiamo perso le due partite in trasferta. Quando si affrontano le grandi squadre dobbiamo imparare a chiudere le partite. La Champions League rappresenta il massimo livello in Europa, qualcosa che si capisce subito sin dal calcio d’inizio. Non ci sono partite semplici o risultati scontanti. Forse è più facile in Serie A, in Champions League ogni partita è una finale".

Barella afferma che Conte, in alcuni aspetti a lui molto simile ai tempi da calciatore, non gli ha dato "consigli diretti sul ruolo, ma mi ha aiutato molto da quando sono arrivato Sono diventato un giocatore più completo. Credo di essere migliorato nel gestire le partite e sono migliorato nel tempismo nello scegliere le giocate".

Dieci anni dopo il Triplete suggellato dal successo in ChampionsBarella ricorda anche l'impresa nerazzurra del 2010. "Ovviamente me la ricordo bene. Ho anche riguardato qualcosa in TV recentemente in cui si parlava di quegli anni. Quella era una grande squadra con tanti giocatori straordinari. Non che manchino in questa squadra, ma dovremo dimostrare la nostra forza sul campo. Loro lo hanno fatto. L’unico rimpianto è quello di essere tornati quest'anno a casa senza il trofeo dell'Europa League, ma spero che arriverà anche il momento di sollevare un trofeo prima o poi".

Fondamentale, per Barella, l'apporto del collettivo: "Siamo davvero un buon gruppo, sempre pronti ad aiutarci l’un l’altro per il bene della squadra. Sono arrivati alcuni grandi giocatori. Ci saranno tante partite ravvicinate in competizioni diverse, quindi ci sarà spazio per tutti per giocare e dare una mano"

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 21 ottobre 2020 alle 11:42
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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