Con la partenza dell'Inter per il ritiro di Los Angeles in teoria non dovrebbe arrivare più nessuno: Mourinho aveva detto che entro il 12 luglio avrebbe voluto la rosa al completo per lavorarci in piena serenità. Ma si sa benssimo che la campagna trasferimenti chiuderà a fine agosto e che Branca e Oriali sono attivissimi per portare al tecnico di Setùbal i rinforzi richiesti per rendere una rosa "forte" una rosa "da Champions". Il momento è comunque utile per fare il punto sul mercato fin qui condotto, abbiamo allora chiesto un parere ad Andrea Ramazzotti, giornalista del Corriere dello Sport esperto appunto di Inter, che a FcInterNews.it ha analizzato l'operato di Massimo Moratti fino a questo momento.

Come giudichi il mercato fin qui condotto dall'Inter?
"Molto attento e oculato, alla luce del difficile periodo che non solo il mondo del calcio sta attraversando. Solo il Real Madrid di Florentino Perez può permettersi certe "follie". L'Inter ha puntato su due giocatori, Milito e Thiago Motta, che non faranno altro che rafforzare la sua leadership in Italia e, nonostante la discreta campagna acquisti della Juventus, per lo scudetto i nerazzurri partono nuovamente in pole position. Resta da verificare se i due ex genoani permetteranno all'Inter di fare un salto di qualità anche in Champions League".

In quali settori a tuo avviso la squadra ha ancora bisogno di ritocchi?
"L'Inter è una squadra dotata di molta corsa, di tanta fisicità, ma non di grande qualità. E in Europa, lo insegnano il Barcellona e il Manchester United, la qualità per far bene è fondamentale. La priorità rimane un trequartista o comunque un centrocampista che sappia trattare il pallone. Un difensore che sappia impostare la manovra poi sarebbe utile. Adesso c'è solo Chivu visto che Cordoba, Materazzi, Samuel e Burdisso non possono farlo".

Deco e Carvalho arriveranno? Se non se ne farà nulla si cambierà obiettivi o la squadra resterà così com'è?
"La trattativa non è facile perché la distanza tra la domanda e l'offerta è notevole. Resto convinto che non si tratta di un discorso concluso e se dovessi scommettere, direi che almeno uno arriverà. Dipenderà dalla pressione che i due giocatori sapranno mettere sul Chelsea. Ancelotti li considera trasferibili, quindi...".

L'impressione è comunque che non ci saranno grossi colpi, sei d'accordo?
"Il tempo dei grandi colpi, almeno nel calcio italiano, mi sembra passato. Magari tornerà, ma per il momento... Ipotizzare in serie A l'arrivo di Fabregas, Drogba o altri campioni del genere è utopia. Carvalho e Deco sono due elementi che la Champions l'hanno già vinta e secondo me hanno ancora molto da dare, a dispetto di un'ultima stagione complicata per entrambi a causa degli infortuni.

Cosa manca a questa squadra per essere competitiva anche in Champions?
"La qualità. Ibrahimovic ne ha molta, ma in Europa ha inciso poco, niente dagli ottavi di finale in poi. La carenza di qualità è comunque un problema che riguarda la rosa nel complesso. Intendiamoci, per l'Italia l'Inter è una corazzata e vince schiantando le avversarie con il fisico e la regolarità del suo passo nell'arco delle 38 giornate, ma in Europa, quando serve la giocata del singolo per "girare" magari un doppio confronto a eliminazione diretta, negli ultimi anni è sempre mancato qualcosa".

Quale potrebbe essere il nome a sorpresa?
"Diamanti del Livorno è un talento, ma non so se sia pronto per la Champions League. Lucio può essere l'alternativa a Carvalho. Quanto a possibili sorprese, davvero non saprei. E poi non voglio soffiare il lavoro a Branca e Oriali".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 14 luglio 2009 alle 18:00
Autore: Domenico Fabbricini
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