Si finisce di parlare di Diego Milito come un caso, e adesso si ricomincia. Dopo la sconfitta amara di Roma, sull'Inter si abbatte un ciclone mediatico riguardante quello che è stato definito 'caso Cristian Chivu'. Il rumeno, a pochi minuti dal termine del primo tempo, si è arrabbiato palesemente con Rafa Benitez, recandosi verso le panchina e sbraitando perché messo troppe volte sotto da Mènez e non sostenuto a dovere da Eto'o, sulla sua fascia. "O cambiamo, o me ne vado", ha detto l'ex romanista stufo verso il tecnico: atteggiamento sicuramente sbagliato perché può portare a conclusioni esagerate dall'esterno, proprio come è accaduto, ma non si può parlare assolutamente di 'caso'. Già, perché in pochi sanno quanto è accaduto subito dopo, nello spogliatoio nerazzurro. Terminata la prima frazione, come confermato anche ieri sera da Bruno Longhi a Controcampo, Chivu è andato a parlare con Benitez in maniera molto pacata e tranquilla, chiedendo al tecnico, giustamente, di fare qualcosa per evitare di essere presi d'infilata regolarmente dalla sua parte. Il giocatore aveva pienamente ragione, e ha voluto lui stesso calmare la situazione nello spogliatoio utilizzando parole più caute, dopo essersi reso conto di aver esagerato perché preso dalla trance agonistica.

Quindi parlare di 'caso' è assolutamente sbagliato, quello di Chivu è un semplice sfogo momentaneo, lecito nella teoria ma proposto con modi assolutamente sbagliati, 'sedato' poco dopo negli spogliatoi. A testimoniare che il vero problema sono le difficoltà della difesa e non la rabbia del singolo Chivu, è proprio l'azione della quale stiamo parlando: dopo che Chivu chiude su Mènez, che lo aveva puntato per l'ennesima volta vedendo che Eto'o non tornava a coprire, il rumeno si è infuriato, poi ha ripreso palla il brasiliano Lucio che si è spinto in avanti, ma perdendola per il mancato sostegno ha sbraitato anch'egli contro gli attaccanti che non sono tornati ad aiutare, in particolare verso Milito, troppo fermo. L'atteggiamento di Eto'o, Pandev e Milito è stato effettivamente negativo in molti frangenti della fase difensiva contro la Roma, ma non bisogna assolutamente sollevare dei problemi: Benitez sta lavorando e dovrà continuare a farlo per equilibrare al meglio la sua squadra, lo ha garantito lui stesso e non bisogna minare le sicurezze dei campioni d'Europa.

L'equivoco è dunque esclusivamente tattico, non c'è alcuna tensione tra i giocatori, ed è quasi superfluo sottolineare che Samuel Eto'o non ha problemi con i compagni, come annunciato erroneamente da più parti. Il giocatore non sarebbe ben visto per il suo egoismo, secondo qualcuno, ma probabilmente le dichiarazioni di Maicon che parlava proprio di egoismo sono state travisate: il concetto proposto dal brasiliano era in generale, con una squadra che non si è aiutata come contro il Bari (Maicon ha paragonato le due sfide), ma non ha mai attaccato Eto'o con il quale ha un ottimo rapporto, così come tutti gli altri compagni. C'è soltanto da lavorare tantisismo per limare gli equivoci tattici, ma tensioni nello spogliatoio e 'casi' assolutamente non esistono. E' bene metterlo in chiaro, verso un periodo che si avvicina assolutamente decisivo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 27 settembre 2010 alle 14:45
Autore: Fabrizio Romano
vedi letture
Print