Continua a tenere banco la vicenda di presunte scommesse calcistiche che nei giorni scorsi ha scosso la Spagna. E se alle prime lo scandalo sembrava riguardare soltanto la Liga a quanto pare il cerchio potrebbe allargarsi, finendo a riguardare persino il calcio nostrano. L’Operazione Oikos, così soprannominata, sembrerebbe riguardare il pilotaggio dei risultati di alcune partite di calcio. Gli indagati principali sembrerebbero essere Carlos Aranda e Raul Bravo, entrambi ex calciatori, col primo a capo dell’operazione, almeno secondo quanto attestato da varie intercettazioni riportate da diversi media spagnoli, che hanno fatto emergere la vicenda.  Secondo le ultime indagini, come precedentemente detto, il campo ora si allarga anche oltreconfine.

 A riportarlo è il quotidiano spagnolo Marca che pubblica la trascrizione di nuove intercettazioni che vedono coinvolto anche un tale di nome Mattia Mariotti, cittadino romano residente a Malaga. Secondo quanto riportato dai documenti resi noti da Marca, il sopraccitato sarebbe l’intermediario con l’Italia, nella fattispecie con alcuni giocatori del Frosinone. Ma non è finita, perché ad essere citata non è soltanto la squadra ciociara. Tra i vari nomi sbuca infatti quello di Ciro Immobile, presunto cliente abituale di una casa da gioco (illegale) di proprietà di un ‘amico’ di Mariotti che fungeva da trait d’union tra Spagna e Italia. A prendere le difese dell’attaccante biancoceleste ci pensa però il suo legale Paolo Rondella, che con una nota precisa l’estraneità ai fatti e la totale innocenza del giocatore laziale: "Con riferimento alle notizie apparse su taluni organi di informazione, secondo le quali il nome del mio assistito sarebbe stato pronunciato nel corso di conversazioni telefoniche intercettate fra soggetti a vario titolo coinvolti in una vicenda di calcio scommesse in Spagna, Ciro Immobile si dichiara nella maniera più assoluta del tutto estraneo a tali fatti ed esclude categoricamente qualsivoglia coinvolgimento. Il calciatore mi ha già dato incarico di agire nei confronti di tutti coloro che in qualsiasi modo ledano il suo nome, la sua immagine e la sua dignità professionale. Pertanto diffidiamo gli organi di informazione e chiunque dal diffondere notizie totalmente false e diffamatorie".

Sezione: Il resto della A / Data: Sab 15 giugno 2019 alle 21:15
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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