Prima settimana ad Appiano Gentile per Stefano Pioli, fresco vincitore della finalissima dei casting contro lo spagnolo Marcelino e nuovo tecnico dell'Inter fino alla prossima crisi di risultati. In nerazzurro l'ex laziale riabbraccerà Antonio Candreva, suo ex capitano in biancoceleste prima che gli venisse tolta la fascia per consegnarla al "romano d'adozione" Lucas Biglia. Il motivo? Lo scopriamo da un documento segretissimo tenuto negli archivi del presidente Claudio Lotito, che aveva chiesto proprio a Pioli di stendere un rapporto per indagare e fare luce sui misteriosi fatti del luglio 2015. E noi lo abbiamo rubato:

"Su richiesta del Presidente redigo questo documento come testimone degli spaventosi accadimenti avvenuti durante il ritiro sulle Dolomiti che hanno coinvolto i giocatori Antonio Candreva e Lucas Biglia. Dopo l'addio al club di Stefano Mauri avevo deciso, di comune accordo con la mia squadra, di assegnare la fascia di capitano a Candreva, salvo accorgermi poche settimane dopo che il giocatore risentiva di un calo drastico e anomalo nelle sue prestazioni, riscontrabile sia nei test svolti negli allenamenti che nelle amichevoli. Inoltre, come mi fecero notare alcuni suoi compagni, aveva iniziato da poco a farfugliare in romanesco, mentre in una notte di luna piena era stato visto lasciare di nascosto l'albergo del ritiro scomparendo in mezzo ai boschi sulle montagne. Segnalai i miei dati al ds Igli Tare: per mia meraviglia lui non si mostrò affatto meravigliato ed aggiunse che, secondo quanto gli aveva narrato un pastore, la fascia che io avevo scelto di affidare a Candreva era stata maledetta in quegli stessi giorni da una terribile strega, chiamata in causa dall'ex capitano Mauri. La maledizione si abbatteva contro ogni altro giocatore italiano che da lì in avanti avesse indossato quella fascia, facendogli perdere la forza, l'intelligenza tattica e le proprie qualità tecniche. Fortunatamente, il pastore spiegò a Tare che per spezzare il sortilegio sarebbe bastato rieleggere come nuovo capitano un giocatore straniero di carisma e dal piede sopraffino. Tare, da esperto di stregoneria, optò per Biglia, il quale naturalmente non risentì degli influssi malefici che avevamo riscontrato su Candreva. Se un giorno dovessi tornare ad allenare Candreva in un club che non sia la Lazio farei di tutto per riavere insieme a lui anche Biglia. Secondo il pastore di Tare, il giocatore straniero eletto come "antidoto" avrebbe dovuto seguire ovunque l'italiano "maledetto" per non meno di 30 milioni. Se ciò non fosse successo avremmo causato la riapertura di questa tremenda maledizione. Dio abbia pietà di noi".

Sezione: Il Calcio Parallelo / Data: Mer 16 novembre 2016 alle 00:10
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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