Continua il periodo nero dell'Inter, che dopo i timidi segnali di ripresa visti in campo nel 4-2 rifilato alla Fiorentina sprofonda nuovamente al San Paolo, perdendo 3-0 contro il Napoli di Sarri. A Pioli il duro compito di curare i difetti tattici, fisici e mentali, rincorrendo una zona Champions distante ben undici punti e scacciando alle sue spalle l'ombra del Cholo Simeone. Di questo e tanto altro abbiamo parlato con l'illustre opinionista Sacco Arrighe, che ci ha fornito il suo parere sul drammatico inizio di stagione dei nerazzurri.

Sacco, perché l'Inter non riesce più a ritrovarsi?
"Quello dell'Inter è prima di tutto un problema mentale. La squadra può contare su ottimi effettivi, ma è come se a un certo punto avesse il complesso di sembrare troppo forte. Vedi nella sconfitta contro il Napoli di Benitez o nella partita di Europa League persa in Kazakistan...".

Si riferisce forse alla sconfitta di venerdì contro il Napoli di Sarri e a quella subita in Israele con l'Hapoel Be'er Sheva?
"Esatto, come stavo dicendo, a Napoli hanno sbagliato completamente l'approccio. La squadra è entrata molle e demotivata, apparendo per lunghi tratti disarticolata. Si vede che aveva già la testa al referendum".

Non era il Napoli che rischiava di pensare già alla Champions?
"Valutazione errata e le spiego perché. Gli azzurri sono entrati in campo liberi e leggeri, sapendo che se fossero stati eliminati dalla Champions Sarri avrebbe giustamente accusato il calendario: come si può giocare un match decisivo della fase a gironi un giorno prima dell'Immacolata?"

All'Inter è stata sbagliata la preparazione fisica?
"Questo è evidente, ma non è giusto dare le responsabilità a Mancini. La colpa è di Mourinho che ha scaricato la squadra quando ha vinto il Triplete".

Oggi però di quei giocatori non è rimasto più nessuno...
"Io ho visto Samuel ad Appiano. E poi quando si prova a far praticare il calcio totale anche i giocatori che arrivano negli anni a venire avvertono la pressione di doversi misurare con un ambiente che ha conosciuto l'espressione più alta di questo gioco".

Mi spieghi come Mourinho può aver influito sulla sconfitta con il Napoli.
"Sa che sta diventando saccente? Quasi quasi la saluto".

Non prima di averci dato un suo giudizio sul possibile arrivo di Simeone.
"Simeone è un tecnico preparato e serio, nulla a che vedere comunque con Sarri, a cui vanno i miei complimenti per il gioco brillante messo in mostra ancora una volta venerdì. Ma se il Cholo arrivasse in Italia assisteremmo finalmente a un calcio arioso e propositivo, sulla scia di quanto sta facendo vedere al Milan Seedorf".

Montella, al Milan oggi c'è Montella.
"Sì, un bravo allenatore che sta mettendo a frutto l'esperienza dello scorso anno alla Sampdoria. Senza di lui i rossoneri avrebbero insistito con l'Inter per avere Ranocchia".

Chiudendo proprio con l'Inter, ne approfitterei per chiederle anche di Kondogbia.
"È un calciatore di assoluto valore, anche se non di razza italica, che sta facendo molta fatica ad adattarsi al calcio italiano. Ma con i mediani francesi all'Inter bisogna essere pazienti. Anche Lamouchi all'inizio non andò bene e poi sappiamo tutti come è andata...".

Sezione: Il Calcio Parallelo / Data: Mer 07 dicembre 2016 alle 00:10
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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