Che cosa avrà detto Luciano Spalletti alla sua Inter nell'intervallo della sfida col Crotone? Quali parole saranno tuonate nello spogliatoio di San Siro prima che i nerazzurri vanificassero il vantaggio firmato da Eder e altri tre punti d'oro per la corsa alla prossima Champions League, facendosi riprendere al 60' dall'1-1 di Barberis e incasellando nella ripresa l'ennesima prestazione sconcertante? In tanti tra appassionati sportivi e tifosi della Beneamata se lo saranno chiesti e a rispondere, stavolta, ci ha pensato la scienza.

Uno studio pubblicato sul 'New Science Journal of Football Medicine' da ricercatori dell'Università dell'Ohio ha preso in esame un campione di 987 discorsi motivazionali registrati dagli allenatori prima o nel corso di partite ribaltate straordinariamente ed entrate di fatto nella leggenda (tra questi anche Zidane dopo i primi 45' della finalissima di Cardiff fra Real Madrid e Juventus, Rafa Benitez all'intervallo di Liverpool-Milan ad Istanbul, Tony D'Amato ai suoi Miami Sharks e Aragorn alle sue truppe davanti al Nero Cancello di Mordor), analizzando i segnali che sarebbero stati inviati ad aree specifiche del cervello - deputate fra le altre cose alla 'fame di vittoria', allo 'spirito di squadra' e all''attaccamento alla maglia' -, associando le risposte ricevute dalle varie prestazioni e immagazzinando i dati per estrapolare sulla base di una complessa formula matematica (affidabile nel 99,2% dei casi fin qui studiati) le frasi che sarebbero state realmente proferite da Spalletti faccia a faccia coi suoi uomini a pochi minuti dalla ripresa di Inter-Crotone. In anteprima, ecco come il tecnico nerazzurro avrebbe incitato Handanovic, Perisic e compagni:

"Solo due cose, ragazzi. Dobbiamo essere aggressivi in difesa, anzi anche oggi è meglio di no. Giochiamo lenti, senza stimoli e disorganizzati. Buttate all'aria gli schemi che abbiamo provato per settimane in allenamento. Soffriremo con la serenità che subiremo quantomeno il pareggio. O ci inabissiamo come squadra o retrocediamo fino alla disfatta, tanto male a noi non fa. Perché sudare quando è tutta una questione di inutili e insulsi centimetri? Guardate il compagno che avete a fianco, lui vi guarderà, in tutto questo i giocatori del Crotone guarderanno tutti voi che anziché correre vi guardate a vicenda, avranno campo libero con il pallone e ci faranno gol. Non posso obbligarvi a lottare, perciò non fatelo. Ci sarà l'ora dei lupi, perché la Roma finirà quarta e farà la Champions con la Lazio, l'era dell'Inter è già arrivata al crollo. I sogni e le speranze dei tifosi rappresentati dai 50.000 presenti questa sera allo stadio non vi riguardano. O noi moriamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. In ogni caso, siamo una squadra di m...".

Sezione: Il Calcio Parallelo / Data: Mar 06 febbraio 2018 alle 00:10
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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