Nuova puntata de Il Calcio parallelo dedicata unicamente alla rinascita dell'Inter. Stavolta siamo riusciti ad addentrarci nello spogliatoio dei nerazzurri grazie al contributo di un ex collaboratore di De Boer, che si è concesso ai nostri microfoni per un'intervista nella quale ci ha svelato tanti succosi retroscena di questo primo mese e mezzo ad Appiano del tecnico olandese. Dal sì alla proposta di subentrare a Mancini ai risultati del campo, con la clamorosa sconfitta con l'Hapoel Beer Sheva e il trionfo sulla Juve.

Salve, lei è stato un collaboratore di Frank De Boer?
"Collaboratore strettissimo. Pensi che sono stato io a consigliargli la difesa a tre contro il Chievo. Da allora abbiamo parlato solo di X Factor".

Come è nata la scelta di venire all'Inter?
"La sua alternativa sarebbe stata quella di passare la stagione a guardare le partite dell'Ajax sul divano. Scherzi a parte, quando è arrivata la chiamata dell'Inter ha accettato subito. Ovviamente prima gli è stato assicurato che avrebbero venduto Erkin. Nel 2004 in Turchia gli ha fregato un parcheggio".

Non si può dire che il suo inizio in Italia sia stato in discesa.
"Ha avuto poco tempo e finalmente sta imparando a conoscere la squadra. I giocatori iniziano a capire come comportarsi in campo e contro la Juve si è visto. Si stanno abituando alle sue idee, tutti tranne Melo, che continua a chiamarlo Roberto".

Secondo lei è esistito davvero lo spettro dell'esonero?
"Secondo me no, sarebbe stato sciocco da parte della società cambiare ancora dopo così poco tempo. Io ho sempre visto Frank molto tranquillo. Certo, fosse stato esonerato sarebbe stata una bella beffa: da settimane si allena a recitare in italiano "è un onore che l'Inter mi abbia scelto"".

Ammetterà che la sconfitta in Europa League ha rischiato di compromettere la fiducia della società?
"È stata una partita storta che va dimenticata in fretta. Frank aveva detto di aver studiato bene l'Hapoel. Io gli ho passato alcuni video dell'Hapoel Tel Aviv. Da giovedì non parlavamo più nemmeno di X Factor".

Magari saranno state le nuove terze maglie.
"Neppure Frank le ha gradite, ma ormai son state fatte e i tifosi devono abituarsi a vederle in campo. Un po' come hanno fatto con Nagatomo. Però adesso con la denuncia della Sprite è un po' un casino...".

Denuncia? Si spieghi meglio.
"Il giorno dopo la sconfitta è arrivato in sede un comunicato della ditta, vogliono fare causa all'Inter per pubblicità lesiva della loro immagine e del marchio".

Questo è un bel retroscena. Per fortuna poi è arrivata la Juve.
"Si è visto per la prima volta il gioco che voleva Frank. Tutta la squadra ha dato il 100% a dimostrazione di stare con l'allenatore. Ha visto che nel finale pure Handanovic si è tuffato? Dalla panchina credevamo fosse inciampato su una zolla".

Brozovic è stato escluso per comportamento poco professionale. Può svelarci qualcosa?
"Aveva appeso nel suo armadietto il poster di Mancini. Non ci crederà ma la sera dopo la partita lo abbiamo rivisto al ristorante mentre usciva di nascosto dalle cucine, era lì che faceva da aiuto cuoco".

Da non crederci... Tornando al campo: forse senza Icardi sarebbe stata un'altra partita. 
"Mauro ha dimostrato di poter essere il trascinatore di questa Inter. D'altronde lui è il capitano, è quello che segna più di tutti e presto firmerà il rinnovo. Anche se dopo il settimo gol alla Juve sta provando a strappare un altro bonus, per ogni bestemmia di Buffon".

A proposito di Juve, stupiti della scelta di Allegri di schierare Mandzukic e non Higuain?
"Prima della partita ci hanno detto che la Juve non riusciva a trovare Higuain, per questo è stato tenuto fuori dall'undici. Poi uscendo in corridoio ho capito tutto: Higuain era rimasto bloccato davanti alla macchinetta delle merendine. Non gli dava il resto".

Oggi lei non collabora più con De Boer?
"Da ieri abbiamo interrotto il nostro rapporto. Gli ho detto che magari con l'Empoli avremmo potuto sfruttare i centrimetri di Ranocchia".

Sezione: Il Calcio Parallelo / Data: Mer 21 settembre 2016 alle 00:10
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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