HOTEL GALLIA, SUITE 1408, MILANO. 5 NOVEMBRE, 18:52

INTER1: "Salve, lei è?"
A1: "Marcelino Garcia Toral. Ma ai miei amici dico di chiamarmi semplicemente Marcelino. I miei nemici, beh, loro non fanno mai in tempo nemmeno a finire di pronunciare il primo nome...".
INTER1: "Bene... In effetti anche i giornali in Italia la descrivono come una persona molto determinata. Naturalmente questo non basta a garantirle la panchina del nostro club, perciò avremo bisogno di farle qualche test. Leggiamo che ha sempre vissuto in Spagna, ma forse parla già un po' di italiano?".
A1: "Perché mi fa questa domanda? Io non sono pirla".
INTER1: "Benissimo, l'italiano lo sa. Ma comunque è inutile visto che a noi non serve".
INTER2: "Modulo preferito?".
A1: "Quello in cui l'avversario non ci tira mai in porta".
INTER1: "Benissimo, la preparazione tattica c'è".
INTER3: "Io vorrei tornare per un attimo al nome. È un diminuitivo e la gente canta già le filastrocche. Dovrà cambiarlo se abbiamo in mente di rispettare i valori e la tradizione del nostro club. Tutti uniti come società vogliamo migliorare, a partire dall'area di mia competenza, ma dobbiamo prima di tutto salvaguardare i tifosi e la storia dell'Inter".
INTER1: "Piero, cosa diamine sta dicendo?".
A1: "Inter? No, scusatemi, cosa c'entra l'Inter? Non sono a un colloquio per allenare in Cina?".
INTER2: "No, questo è il casting per l'Inter. Il signor Steven Zhang è il figlio del proprietario, mister Jindong Zhang. Le altre due persone che vede sedute accanto a lui sono rimaste zitte perché parlano solo cinese, ma anche loro fanno parte della ditta di famiglia".
INTER1: "Se vuole posso chiedere a papà per vedere se si libera la panchina dello Jiangsu".
A1: "Sì, sarebbe molto meglio... Scusate ma c'è stato evidentemente un malinteso con il mio agente. Vi lascio allora al vostro 'casting'. Signor Zhang, resto in hotel fino a domani. Passi a trovarmi o mi chiami pure direttamente al mio numero se ha delle novità da suo padre per quel posto in Cina".
INTER1: "Senz'altro. Adiós".

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HOTEL GALLIA, SUITE 1408, MILANO. 5 NOVEMBRE, 19:35

INTER1: "Salve, lei è?".
A2: "Gianfranco Zola".
INTER1: "Molto bene... Sto leggendo il suo curriculum, davvero brillante... Ma naturalmente ci servirà farle qualche domanda per verificare le sue competenze. Qui ad esempio leggo di una vittoria della Premier League con il West Ham, nel 2012...".
INTER3: "Strano, io ricordavo che quell'anno il titolo l'avesse vinto il City. Il troppo lavoro gioca brutti scherzi alla memoria".
INTER1: "Non mi interrompa, Piero. Venendo a noi, crede che la sua strategia vincente possa permetterle di ottenere gli stessi splendidi risultati anche in Serie A?".
A2: "Certamente. In verità ho allenato già a Cagliari... Siamo arrivati terzi. Sì, terzi, e abbiamo vinto l'Europa League".
INTER2: "Se posso intrometterrmi, per me sta bluffando. A Cagliari quell'anno abbiamo vinto 2-1 con il Mancio e loro sono pure retrocessi. Zola è stato esonerato. È durato meno di De Boer".
INTER1: "Forse ricordi anche tu male, Javier. Modulo preferito?".
A2: "Come, scusi?".
INTER1: "Modulo, il suo modulo preferito".
A2: "Cos'è un modulo?"
INTER3: "Il suo sistema, come gioca, come schiera i giocatori in campo: 4-4-2, 4-3-3, 4-2-3-1...".
A2: "Ah, quei numeri che i giornali scrivono accanto alle formazioni. Mah, a dire il vero non saprei, non mi hanno mai attratto. Posso far decidere anche a voi se preferite".
INTER1: "Benissimo. Terremo in considerazione la sua candidatura. Si tenga reperibile nelle prossime 48 ore. E si informi su quei moduli, qui da noi all'Inter possono sempre servire".

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HOTEL GALLIA, SUITE 1408, MILANO. 5 NOVEMBRE, 20:14

INTER1: "Salve, lei è?".
A3: "Pioli Stefano".
INTER3: "Quello che alla Lazio ha tolto la fascia di capitano a Candreva. Magari fa lo stesso con Icardi...".
INTER1: "Non è questo che vogliamo adesso, Piero, cerchiamo un allenatore, non un'altra grana. E la prego di non rubare più la parola né a me né ai candidati, a meno che non abbia da dire qualcosa di importante. Tornando a noi, modulo preferito?".
A3: "Nella mia esperienza a Roma ho sviluppato il 4-3-3 e il 4-2-3-1, ma in passato a Bologna ho giocato anche con la difesa a tre".
INTER3: "Niente difesa a tre sennò finisce come con Mazzarri o con Gasp".
INTER1: "Piero, questa è l'ultima volta che la avviso, l'ultimo a farci innervosire è stato Bolingbroke".
INTER3: "Ok, me ne sto zitto".
INTER1: "Toh, si è fatta ora di cena. Javier, che ne dici di portarci tutti al Botinero? Se dopo Pioli non ci sono altri candidati possiamo chiudere la pratica anche qui. È italiano e di tattica mi sembra più preparato di Zola... Per me è sì".
INTER2: "Ok, Steven, anche per me è sì. Piero e Giovanni, voi che dite?".
INTER3: "Pure per me è sì".
INTER4: "Sì, anche per me. Ci serve subito un tecnico italiano".
INTER1: "Red? Liu?".
INTER5: "罚款由我". 
INTER6: "罚款由我".
INTER1: "Benissimo, Pioli, lei è il nuovo allenatore dell'Inter. Risolva tutto il risolvibile con il suo ex presidente e torni da noi per la firma del contratto. Piero diceva che avevate già un accordo... Stupisca noi e i nostri tifosi come è riuscito a fare anche alla Roma".
INTER3: "Veramente era alla Lazio...".
INTER1: "Basta, chiedo a Kia di richiamare Branca".

Sezione: Il Calcio Parallelo / Data: Mer 09 novembre 2016 alle 00:10
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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