Cesc Fabregas si presenta ai microfoni di DAZN per offrire il suo punto di vista sulla sonora sconfitta del Como, travolto 4-0 dall'Inter a San Siro: "Adesso la cosa più difficile è fare l'analisi di un 4-0, è un risultato molto pesante - la premessa del tecnico spagnolo -. Io sinceramente faccio fatica a parlare, alla gente non piace ciò che dico però calcisticamente non ho visto una grandissima differenza tra una e l'altra squadra. Ho visto due attaccanti di un livello mondiale, fortissimi; ho anche pensato a cambiare il pressing rispetto a come lo facciamo di solito ma la mia testa ha detto di no. Mi fa piacere questa cosa, poi magari risulto stupido e perdente. Penso che oggi ci sia stata una crescita nel nostro percorso, non accade così quando vinci e ti dicono che sei un fenomeno. Dopo una sconfitta pesante si impara di più, apprezzi tutto meglio. Nelle ultime 38 partite abbiamo fatto più di 60 punti, cavolo... Il Como sta facendo le cose bene, è un campionato intero. Oggi abbiamo perso contro una squadra fortissima. Possiamo andare 6-3-1, 5-4-1, difendere... Ma preferisco perdere anche con questo risultato meritato. Dobbiamo continuare a lavorare. Nel nostro miglior momento, quando sembrava potessimo segnare, è arrivato il loro 2-0 imbarazzante per noi. Dopo il terzo gol abbiamo mollato, è una cosa normale quando alleni giocatori così giovani". 

Approccio sbagliato del Como, come si migliora?
"Tante cose, l'avrei detto anche dopo una vittoria. Nei primi 20' loro hanno avuto tre palle gol ma non per il nostro pressing sbagliato ma perché abbiamo lanciato lungo. Quando giochi contro quei tre difensori la palla torna indietro, non è questione di aggredire o riaggredire. Abbiamo recuperato tanti palloni, e abbiamo avuto la personalità di giocare in avanti. Vai a pressare il Barcellona di Xavi, Iniesta e Messi, tu stai facendo la stessa cosa che fai con altre squadre ma loro sono fortissimi. Saltano il pressing, lo dicevo anche ieri. Dovevamo gestire la frustrazione di fronte alla quale ti trovi quando affronti questi giocatori. Io avevo vicino Bastoni e Dimarco, giocano a memoria, io come allenatore imparo moltissimo. Io analizzo diversamente la partita, poi è vero che non siamo stati bravissimi sugli esterni. Potevamo fare male in quei frangenti. La sconfitta è pesantissima e meritata, l'Inter è fortissima e verrò a vederla martedì contro il Liverpool per continuare a imparare. Continuiamo a testa alta".

Sezione: Focus / Data: Sab 06 dicembre 2025 alle 20:29
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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