"Ero in vacanza, avevo lasciato a casa il telefono. Lo recupero, c’è una chiamata senza risposta: Stramaccioni. Avevo letto che stava firmando per l’Udinese: ho capito prima di richiamarlo che non mi telefonava per chiedermi di qualche giocatore. E avevo deciso cosa dirgli già prima di richiamarlo". Dejan Stankovic, alla Gazzetta dello Sport, racconta la decisione di accettare di entrare a far parte dello staff di Andrea Stramaccioni e le motivazioni che l'hanno spinto verso l'Udinese. "“Deki, ho in testa un’idea, vorrei lavorare con te: ci stai?”. Ci stavo, perché in quel preciso istante ho risentito le far­falle dentro lo stomaco: una sensazione che mi mancava da Inter-Chievo, quando ero tornato giocare una partita vera dopo quasi un anno fuori per colpa del tendine. Gli ho detto solo: “Lasciami una sera per parlare con la mia famiglia, ma novanta per cento è sì”. Questa esperienza è un tesoro e posso farla con un tecnico bravo con cui mi capivo al volo anche quando mi allenava e in un club che, vissuto da dentro, è ancora più organizzato di quanto si vede da fuori".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mar 15 luglio 2014 alle 11:16 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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