Inter e Atalanta sono due squadre in forma e sono quelle che fino ad ora hanno saputo meglio interpretare questo campionato. Hanno obiettivi differenti, rose diverse, ma domenica sera a Bergamo andrà in scena forse una delle partite più toste per la banda Stramaccioni. Se non è un esame di laurea, poco di manca: il difficile, infatti, è confermarsi. Del momento positivo dei nerazzurri e dei bergamaschi, delle polemiche arbitrali ma anche di tattiva, FcInterNews.it ne ha discusso con il direttore generale degli orobici, Pierpaolo Marino

Direttore, come arriva l'Atalanta a questa partita?
"Veniamo da un buon periodo di forma ed anche di risultati. Ovviamente, com'è giusto che sia dal nostro punto di vista, ci auguriamo di confermare, anche contro l'Inter, questo nostro trend positivo".

Però l'Inter, quanto a risultati positivi, non scherza: avrebbe preferito giocare questa partita un mese fa, quando Cambiasso e soci erano ancora in fase di assestamento?
"Ha ragione, la squadra di Stramaccioni viene da un filotto di vittorie consecutive. Ci dobbiamo attenere a quello che è stato il sorteggio e, come prima abbiamo affrontato il Milan, ottenendo i tre punti, speriamo di poter fare lo stesso. Il timing del campionato, comunque, lo conosciamo già da qualche mese e ci regoliamo di conseguenza".

Affronterete l'Inter a viso aperto o starete in dieci dietro la linea del pallone?
"È tutto sulle spalle di mister Colantuono. Conoscendo bene il nostro allenatore sarà in grado di alternare egregiamente sia la fase di contenimento che quella propositiva".

Capitolo arbitri: è vero che siamo un po' tutti permalosi?
"Guardi, qualche occasione un po' così c'è stata: ora, però, dobbiamo tutti quanti aiutare il movimento arbitrale a crescere ancora di più, dato che da quest'anno - con i giudici di linea - c'è stato un allargamento della base".

Schelotto e Denis sono due nomi che più volte sono stati accostati all'Inter: avrà modo di parlare anche di mercato con la coppia Branca-Ausilio?
"La partita non è quasi mai la sede adatta per parlare di mercato. Eventualmente, nel caso ce ne dovesse essere bisogno, ci sentiremo più in là".

 

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Sezione: Esclusive / Data: Ven 09 novembre 2012 alle 11:35
Autore: Giuseppe Granieri
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