Arriva anche il ricordo di Sébastien Frey ad omaggiare la memoria di un galantuomo come Gigi Simoni, scomparso quest’oggi. Anche il portierone francese dedica, ai microfoni di FcInterNews.it, parole di affetto all’ex tecnico nerazzurro, il suo primo allenatore italiano: "La notizia della morte di Gigi Simoni mi crea grande tristezza e penso che questo sentimento accomuni tutti coloro che l’hanno avuto come allenatore, ma anche gli sportivi italiani. È stato un uomo apprezzato e rispettato da tutti, tifosi e avversari e questo succede solo con le grandi persone. Gigi Simoni io l’ho conosciuto nel 1998, quando arrivai all’Inter. Ero davvero giovane, un bambino di 18 anni, ma lui ha sempre avuto un occhio particolare per i più giovani in mezzo a quella squadra di campioni. Riusciva ad avere un occhio di riguardo e un attenzione speciale per tutti e indistintamente, dai campioni come Ronaldo, Bergomi e Zamorano ai più giovani della squadra come me. Riusciva a farti sentire speciale e importante, quando ti parlava. Lo percepivi. È stato il mio primo allenatore italiano e gli devo tanto. Ricordo ancora quando mi fece debuttare in nerazzurro, l’esordio in Coppa Italia. Ogni volta che lo rivedevo anche da avversario era sempre un piacere: avevo un sentimento di grande stima e di grande affetto nei suoi confronti. L’ultima volta che l’ho visto di persona ero con Ciccio Colonnese e Andrea Pirlo in occasione della presentazione del suo libro. Sono contento di essere riuscito quel giorno a ritagliarmi un momento con lui per ringraziarlo a voce e dire a Gigi quanto fosse stato importante per me nella mia carriera e nel mio percorso di crescita. Ne sentivo il bisogno e per fortuna l’ho fatto. Mi dispiace solamente non essere riuscito a salutarlo un’ultima volta di persona. Oggi è davvero un giorno triste per il calcio italiano".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 22 maggio 2020 alle 21:55
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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