"Questa è l'Inter". Con queste parole, Christian Valerio, uno dei Project Manager di Inter Campus, mi introduce al campetto dove si allenano i ragazzi che partecipano all'iniziativa organizzata in occasione del ritiro di Pinzolo. Difficile dargli torto, perché un punto d'orgoglio della società F.C. Internazionale in Italia e nel mondo intero è proprio Inter Campus, l'organizzazione presieduta da Carlotta Moratti che dal 1997, attraverso 23 programmi nel mondo e col supporto di oltre 200 operatori locali, utilizza il gioco del calcio come strumento educativo per i bambini dagli 8 ai 14 anni delle zone più disagiate dei cinque continenti, allo scopo di restituire a questi ragazzi il diritto al gioco. Inter Campus, come detto, è presente anche in Val Rendena, proprio in concomitanza del ritiro della squadra di Gasperini, con un suo progetto speciale.

Per farvi conoscere meglio questa iniziativa e per approfondire anche alcuni aspetti del mondo di Inter Campus, mi sono recato proprio sul campo: per la precisione a Giustino, comune a ridosso di Pinzolo. E' qui che sono presenti gli oltre 40 ragazzi e ragazze che quotidianamente si recano al campo per le sedute di allenamento (divisi in quattro gruppi che portano i nomi di altrettanti giocatori dell'Inter: Pazzini, Ranocchia, Zanetti e Thiago Motta). E per saperne di più, ecco cosa dice Nicoletta Flutti, Responsabile Comunicazione e Sviluppo di Inter Campus, a FcInterNews.it:

Nicoletta, puoi dirci qualcosa di più sul progetto portato a Pinzolo da Inter Campus?

"Questa fa parte delle iniziative dette "In Vacanza con Inter Campus", dei progetti specifici che realizziamo ogni estate, che si aggiungono a quelli già presenti in tutto il mondo nei quali noi operiamo quotidianamente. Quest'anno, in collaborazione con Roche Diagnostics, abbiamo organizzato questa settimana dedicata a questi ragazzi afflitti da diabete, allo scopo di insegnare loro a gestire la malattia e insieme l'attività fisica in maniera serena. E' stata una nostra idea quella di organizzare il tutto in concomitanza col ritiro dell'Inter, per permettere anche a questi ragazzi di vivere a pieno questo momento".

Qual è il programma giornaliero per questi ragazzi?

"La mattina sostengono le sedute di allenamento; poi, dopo pranzo, hanno un'ora di formazione per conoscere alcuni aspetti della loro malattia. Nel pomeriggio, invece, sono previste attività di intrattenimento, come i giochi all'Inter Village, o la visione delle sedute di allenamento dell'Inter. E altre attività ricreative sono previste la sera".

Oltre a questi ragazzi, sono presenti qui a Giustino altri ospiti speciali...

"Sì, abbiamo infatti portato dai 5 Paesi dove Inter Campus è presente in Africa, ovvero Congo, Camerun, Angola, Marocco e Uganda, dieci allenatori, per permettere loro di svolgere un corso di formazione".

E' possibile notare che all'interno di questo gruppo è presente una forte componente femminile. Anche negli altri progetti di Inter Campus c'è questa caratteristica?

"Diciamo che, anche se la prevalenza  in giro per il mondo è di ragazzi, l'idea di Inter Campus di usare il calcio solo ed esclusivamente come un gioco, senza fini di scouting o quant'altro, rende le nostre iniziative fortemente ludiche e aperte a tutti, non solo alle ragazze, ma anche a coloro che non hanno mai giocato a calcio in vita loro. In più, noi predisponiamo diversi livelli di difficoltà in base alle esigenze dei bambini o all'ambiente".

Tu segui le iniziative di Inter Campus sin dal 1997. Puoi raccontarci alcuni aneddoti o episodi che ti hanno particolarmente colpito, legati alle tue esperienze sin qui?

"Ne racconto due: una risale a parecchi anni fa, quando, in Colombia, i bambini mi hanno chiesto: "Ma non hai paura a restare qui?". Degli stessi bambini mi colpì il loro stupore quando tornai nel loro Paese, visto che i progetti di Inter Campus sono permanenti. Questo per far capire come i piccoli colombiani siano consci della 'fama' che il loro Paese ha nel resto del mondo. Più di recente, in Venezuela, ero con Francesco Toldo in una favela di Caracas quando è iniziata una sparatoria. Furono gli stessi ragazzini a rassicurarci, dicendo che se gli spari non fossero stati più di dieci, si poteva tornare a giocare tranquillamente senza scappare".

Puoi dirci, infine, quali sono i progetti futuri di Inter Campus?

"Oltre a continuare nei viaggi nei 23 Paesi dove siamo presenti, a settembre apriremo una nuova iniziativa in Cambogia; poi, torneremo a L'Aquila, dove eravamo stati subito dopo il terremoto, per il progetto 'Rossonerazzurri insieme per L'Aquila' organizzato insieme con Fondazione Milan. E saremo anche a Pechino, a inizio agosto, in occasione della Supercoppa Italiana. Nel frattempo, all'Inter Store di Pinzolo c'è anche un corner col nostro merchandising".

In conclusione, una curiosità, una piccola testimonianza della bontà e del grande coinvolgimento che Inter Campus è riuscito a creare intorno a sé: a Giustino, all'interno dello staff di supporto agli allenatori, è presente anche Daniele Porro, giornalista di TeleLombardia.

Ringraziamo Nicoletta Flutti per la cortesia e la disponibilità

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Sezione: Esclusive / Data: Mar 12 luglio 2011 alle 11:20 / Fonte: Christian Liotta da Pinzolo
Autore: Christian Liotta
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