Strama bene bene” direbbe Antonio Cassano se non fosse a Milano sul divano a vedere i suoi nuovi compagni ipotecare il biglietto d’ingresso all’Europa League. Il campanello d’allarme, suonato a San Siro dopo la sconfitta con l’Hajduk, è
servito. L’Inter vista a Petra Neamt a tratti è sembrata più bella di quella di Spalato. Stramaccioni, ingellato, esulta alla Mourinho, e fa bene bene perché la squadra controlla in lungo e in largo le operazioni, con  Zanetti e Cambiasso, che qualcuno aveva visto come l’origine dei problemi della passata stagione, a sembrare quasi ringiovaniti. L’800 volte capitano non perde un
colpo, né in difesa né a centrocampo, il Cuchu invece segna il suo secondo gol in neanche una settimana.

Non delude neanche Castellazzi, che si guadagna così i galloni di nr.12 non solo sulla maglia, con un volo miracoloso che salva la serata. Silvestre e Ranocchia controllano sicuri, Maicon ha una voglia incredibile, Guarin e Sneijder, continuano a provarci, mentre Palacio sembra non voler smettere di segnare. L’unica nota stonata, oltre all’infortunio muscolare di Mudingayi, sembra ancora quella che arriva dalle stanze del Principe, che non è ancora al meglio della condizione.

Milito si muove sempre con intelligenza e con la sua solita eleganza, sente di non essere al meglio e cerca spazio per i  compagni. Tutto ciò però non può che far pensare che un vice Milito, oltre al Trenza, sarebbe utilissimo. Leggendo i nomi in panchina risulta difficile vedere chi avrebbe potuto cambiare una partita difficile se non ci fosse stato l’1-2 di Cambiasso e Palacio.  Aspettando Cassano, i soli Livaja e Coutinho sembrano pochino per cercare di scardinare difese rognose quando il Principe non gira, soprattutto se Longo è effettivamente destinato a partire per farsi le ossa.

L’Inter vince e convince ma deve trovare un vice Milito e magari sperare che il viaggio inglese dell’agente di Maicon Roberto Calenda, per cercare di concludere il trasferimento del Colosso al Manchester City, segnalato molto vicino, si riveli un buco nell’acqua. L’Inter in questo modo avrebbe così, con Pereira a sinistra e Maicon a destra, la coppia di terzini più forte del campionato, non male per una squadra che fino a qualche giorno fa sembrava praticamente senza veri esterni di ruolo. Bisogna però incrociare le dita, in attesa che l’Inter proponga al difensore brasiliano una seria proposta di rinnovo, tipo quella che aveva convinto Chivu a restare, per regalare così a Stramaccioni una squadra completa in ogni ruolo, quasi perfetta, in grado di fare “bene bene” a ogni latitudine.


Twitter @marcobarzaghi
 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 24 agosto 2012 alle 00:01
Autore: Marco Barzaghi
vedi letture
Print