Juventus-Inter resta per quasi la totalità degli interisti la partita. Quella contro gli storici avversari, il match da vincere sì o sì. Sostanzialmente infatti storicamente solo i milanesi vedono nel Milan i maggior antagonisti dei nerazzurri, mentre nel resto d’Italia l’avversario che più si gode a battere è quello bianconero. Un discorso simile può essere esteso di riflesso ai sostenitori della Juve, che vedono proprio nell’Inter l’acerrimo rivale da sconfiggere a qualsiasi costo.

Ecco quindi che la sfida scudetto di domenica assume ancor più importanza. Di fatto si affrontano due candidate al titolo, due squadre costruite per vincere, o quantomeno per provare a competere. La scorsa settimana ho riportato dati inopinabili sulle spese dei due club nelle ultime sessioni di mercato, da quando nello specifico Inzaghi è arrivato a Milano e Allegri è tornato all’Inter. Tutto il mondo calcistico, che se ne dica, sarà sintonizzato sullo Stadium, per un incontro non decisivo, dato che poi mancherà più di metà campionato, ma sicuramente importante.

I padroni di casa potrebbero tornare in vetta alla A, in solitaria, dopo tantissimo tempo, mandando un segnale forte al campionato. L’Inter invece potrebbe provare a dare una forte spallata al torneo, con un mini fuga che certificherebbe ancor di più l’ottimo cammino disputato dai nerazzurri. Probabilmente Allegri metterà il bus. Inzaghi, che ha il miglior attacco e la miglior difesa, cercherà quel gioco europeo che solo Sacchi non gli riconosce.

Stili diversi con un obiettivo comune: la vittoria del derby d’Italia. Per tre punti in classifica preziosi. E per permettere ai propri fan di trascorrere una settimana meravigliosa, con lo sfottò all’amico, al collega, al parente e così via pronto per essere elargito con goduria immensa.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 24 novembre 2023 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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