Via Inzaghi, dentro Chivu. Basterebbe questo per definire questo Mondiale un Mondiale da Sliding Doors per l'Inter. Un Mondiale nel mezzo tra la stagione appena conclusa e un nuovo progetto tecnico tutto da scoprire. 

Il nuovo allenatore dell'Inter ha esordito raccogliendo due vittorie e un pareggio nelle prime tre panchina nerazzurre, centrando la qualificazione agli ottavi di finale della competizione. Ma non solo. Sia da comunicatore che da stratega i segnali fin qui ricevuti sono molto positivi. E chissà. Magari nel prossimo turno, ai quarti, ci potrebbe anche essere una sfida tra la nuova Inter di Chivu e l'Al Hilal dell'ex Inzaghi.

Nel mezzo, oltre al Manchester City, però c'è un ottavo da non fallire, contro la Fluminense. E l'Inter dovrà fare a meno di Francesco Pio Esposito, uno che di Sliding Doors se ne intende. Forse contro la squadra brasiliana sarebbe partito titolare e avrebbe avuto l'occasione per lanciare altri segnali a tutto il mondo Inter, ma quello mostrato contro il River è sufficiente per dire che il ragazzo, nonostante la giovanissima età, è già pronto. 

Il lieve infortunio forse è arrivato nel momento peggiore, ma il canterano ha sfruttato le assenze di Thuram e Taremi e si candida ad essere in pianta stabile nella rosa 2025/2026 dell'Inter, da protagonista e non come semplice comparsa.

Ci sono però altre Sliding Doors nerazzurre. Come quella di Carboni, autore del gol del 2-1 allo scadere contro l'Urawa Reds al suo rientro in campo dopo mesi fuori per infortunio. Chissà che anche per lui la scelta dell'Inter non possa cambiare. Come quella di Mkhitaryan che ha dimostrato di essere un giocatore ancora all'altezza del palcoscenico. Come quella di Sucic, il talento del croato è sbocciato nel finale di gara contro il River.

Ci sono Sliding Doors e Sliding Doors. Una in chiave negativa può essere quella di Calhanoglu, due volte infortunato e mai visto in campo negli Stati Uniti. Si può continuare a puntare su di lui e su chi è tornato in anticipo a casa perché infortunato come Zielinski, Frattesi, Pavard e Bisseck?

Il Mondiale non è ancora finito e altre risposte potrebbero arrivare e spostare anche le direzioni della programmazione in vista della prossima stagione, reparto per reparto.  

Sezione: Editoriale / Data: Lun 30 giugno 2025 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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