Ok, il mercato è importante. Ma qualcuno guardi pure il campo. Perché altrimenti a forza di immaginare formazioni con nuovi giocatori si perde di vista la realtà. E la realtà ci racconta di un'Inter bella in palla, nonostante le evidenti lacune di organico. Non lo scopriamo noi, l'ha sottolineato lo stesso Antonio Conte: manca quasi totalmente l'attacco e forse non soltanto. E però l'Inter gioca e si fa rispettare anche al cospetto di avversari sulla carta più forti, più completi e pure più in forma. È stato questo il refrain di tutte le amichevoli clou disputate fin qui dai nerazzurri, che hanno saputo tener testa a Manchester United, Juventus, Psg e Tottenham nonostante limiti, mancanze e assenze. Un merito non da poco quello che va attribuito al nuovo allenatore, che ha già saputo imprimere il suo marchio.

Non solo numeri. Difesa a tre nel 3-5-2, certo. Ma dentro c'è anche tanta ciccia e non solo teoria. Si intravede subito il nuovo approccio: pressing, cattiveria, aggressività in fase di non possesso; rapidità, intuizione e verticalità in fase di possesso. Poi, è chiaro, starà agli interpreti. Già quelli visti fin qui sono più che buoni. Eppure Conte non ha potuto usufruire dei vari Godin, Lazaro, Lautaro, Politano, Asamoah, Vecino e, in parte, Barella.

E il mercato? No, nessuna dimenticanza. Lo sanno i tifosi, lo sappiamo noi e lo sa pure la società. Servono ulteriori innesti e, alcuni di loro, andranno di pari passo con nuove uscite. Romelu Lukaku pareva destinato alla Juventus, mentre adesso ci raccontano che se Steven Zhang darà l'ok a un lieve rialzo nell'offerta nell'ordine dei 5 milioni allora potrà diventare nerazzurro. Edin Dzeko aspetta con ansia una chiamata da Milano e continua a rifiutare il rinnovo propostogli dalla Roma. Ma non è tutto. L'allenatore salentino potrebbe beneficiare anche di un nuovo laterale mancino dopo la bocciatura di Perisic, ma anche qui servirebbe l'uscita di Dalbert.

In ultimo, occhio al centrocampo. Non è una novità che a Conte piaccia da matti Arturo Vidal. La notizia, semmai, è l'apertura del Barcellona a cedere un mediano visto l'affollamento in quella zona di campo. Si parla molto di Ivan Rakitic, ma il profilo che gradisce il tecnico nerazzurro è quello del cileno, già a un passo dall'Inter un anno fa. Il piano è aspettare la fine del mercato per poi dare l'assalto all'ex Juve e Bayern provando a strappare un prezzo di favore, anche se il Barça appare poco incline ai regali.

Nulla si può escludere. E, mai come in questa sessione, davvero vale tutto e il contrario di tutto. Intanto si guardi al campo e a quest'Inter che cresce. E cresce bene. Non completare il mosaico con gli ultimi acquisti voluti da Conte sarebbe delittuoso.

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Sezione: Editoriale / Data: Mar 06 agosto 2019 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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