Due settimane senza Serie A, due settimane senza Inter. Pochi giri di parole: l'insofferenza inizia a farsi sentire e non poco. A lenire e mitigare la malinconia mista a quel pizzico di noia non basta neppure il Mondiale di Qatar, tanto discusso, criticato e in taluni casi boicottato, ma pur sempre Mondiale, che proprio oggi festeggia la prima settimana di svolgimento. Ad una settimana dal fischio d'inizio e dopo sette strane giornate che finora hanno regalato dei ‘fuori pronostico’ memorabili, l’entusiasmo degli interisti si barcamena ancora su un mare di calma piatta quasi snervante. E persino scrivere queste poche righe risulta più complicato del solito.

D’altronde a due settimane di distanza dall’ultima apparizione di nerazzurro, di cosa vuoi parlare? A regalare qualche sprazzo di curiosità sono le sporadiche voci di mercato che preparano il terreno a quella che sarà una finestra di trasfermenti, per ovvi motivi, più lunga del solito. E allora vamos coi nomi: Thuram, Scalvini, Musah, Vazquez, Alcaraz... Tutti nomi appetibili se non fosse per l'eccessiva prematurità nel pronunciarli che ne condisce la narrazione di un alone di velleitario che non innesca la miccia dell'entusiasmo. Tant'è e tanto sarà e in attesa di qualcosa che faccia cominciare a pensare di fare sul serio, persino le migliori disquisizioni di mercato alzano l'asticella dell'attenzione ma solo fugacemente. A regalare qualche ventata di ritrovata verve calcistica ci pensano le sette Nazionali impegnate in Qatar che portano con sé un pezzo di Internazionale Milano... A mettere le pezze al doloroso sabato privo persino del brio tipico da bar ci pensa l'Argentina

Un'Argentina però ancora una volta deludente che fa precipitare sin da subito quel po' di ilarità nell'attesa di vedere in campo una delle più indicate alla vittoria finale. Eppure anche ieri, esattamente come con l’Arabia, la Seleccion di Scaloni si mostra brutta come poche volte. Certo, forse meno scabrosa del match d’esordio ma lontana anni luce dall’armata trita-avversario vista nell’ultima Coppa America, non a caso vinta dall'Albiceleste. Tra i più brutti della gara di ieri sera contro i messicani va inserito anche Lautaro Martinez, evanescente e incolore in una gara fino a quel momento sì parecchio spinosa e complicata, ma durante la quale il diez dell’Inter non è mai riuscito ad esprimere la vera alma da Toro indomabile che tante volte lo hanno reso protagonista. Mai graffiante e a pieno in partita, si perde in qualche sprazzo di qualità che non giova alla causa. Pochi i palloni giocabili ma anche quelli raggiunti e toccati e spreca l’univa vera occasione capitatagli. Niente di entusiasmante per i nerazzurri dietro gli schermi che nel frattempo tornano ottimisti su Lukaku.

Il belga si è allenato ancora una volta in gruppo e oggi farà parte degli uomini di Martinez dopo l’assenza forzata al match d’esordio contro il Canada. Un recupero importante quello di Big Rom per i Diavoli Rossi e per l’Inter, spettatore interessato del ritorno in campo del 90 di Inzaghi che in quel di Qatar potrebbe ritrovare - questo è l’auspicio - la verve giusta per essere ‘’acquisto’ di gennaio di Inzaghi. Contro i marocchini, l’ex Chelsea potrebbe persino giocare qualche scampolo di gara, durante la quale incontrerebbe quasi certamente l’ex compagno e amico Hakimi, un altro dei protagonisti di quella bella cavalcata verso il 19esimo Tricolore. Lukaku ma anche Brozovic, alle 17 italiane in campo contro il Canada a fianco dell’altro ex Perisic. Il pomeriggio di questa domenica mondiale, ben tinto di nerazzurro, addolcisce in qualche modo il secondo weekend senza Inter e campionato italiano nella speranza che si infiammi un Mondiale che nel complesso non sta ancora entusiasmando. Magari bisognerà pazientare ancora, aspettare che arrivino le partite che contano davvero; ma la cifra tecnica espressa fino a questo momento non è esattamente quella che ci si aspetterebbe dalla più importante kermesse del calcio del globo, quella che solitamente riempie le estati di emozioni e che invece per il momento sta rendendo solo più malinconico quest'autunno. Bisognerà aspettare e stringere i denti, e sperare che finalmente anche i portabandiera nerazzurri possano regalare qualche lampo, aspettando quel 4 gennaio e quella sfida col Napoli alla quale Simone Inzaghi spera di arrivare con tutti gli uomini a posto e belli carichi. Ma intanto, aspettiamo...

Sezione: Editoriale / Data: Dom 27 novembre 2022 alle 00:00
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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