In questi giorni è impossibile fermarsi. Milano, che già di per sé è una città frenetica, nei mesi di calciomercato lo è ancora di più.
E allora ecco che la sede nerazzurra, per noi giornalisti che seguiamo l’Inter, diventa quasi più di una seconda casa. Mentre Linate e Malpensa, così come il Coni e i vari hotel del capoluogo lombardo, tappe imperdibili.

È così sempre, ma questa volta – o meglio in questa sessione – c’è eccitazione nell’aria. Per i tifosi che sognano grandi colpi, ma anche per gli addetti ai lavori, pronti a raccontare live l’evolversi di situazioni intrigate riguardanti veri e propri top player.

E il punto è proprio questo: quello dei fuoriclasse. Negli scorsi anni l’Inter si cullava sul suo nome e sui fasti del Triplete, ma onestamente i campioni erano ben pochi.

Adesso invece si percepisce che si stia lavorando per davvero, sul campo e non a parole, affinché arrivino atleti affermati e nel pieno della loro carriera. Gente né promettente ma troppo acerba, né navigata ma che il meglio lo ha già dato. Ci si concentra su profili capaci fin da subito di spostare gli equilibri. Probabilmente Lukaku è stato l’apripista, qualora arrivasse Eriksen sarebbe un segnale inequivocabile della potenza di Suning e della volontà di scrivere nuove esaltanti pagine della storia nerazzurra.

Credo che il danese sia davvero un crack. E il suo approdo in Serie A gioverebbe a tutto il sistema calcio in Italia. Sarebbe la ciliegina sulla torta di una rosa che non potrebbe che migliorare. E alla quale magari si aggiungerebbero ulteriori elementi di qualità, vedi Giroud.
Ipotesi, certo. Sogni che devono essere realizzati.

Come quello finale dei tifosi nerazzurri: tornare a vincere uno Scudetto, a essere i migliori della Penisola. Con un intero girone di ritorno da disputare, è giusto essere consci che tutto possa essere possibile, nel bene e nel male. Ma capisco perfettamente il motivo per cui i tifosi della Beneamata aspettino Eriksen. Vogliono il bene della loro squadra.
E siccome io voglio il bene del calcio mi auspico che Rizzoli, dopo aver pubblicamente parlato di “errore umano in Inter-Atalanta”, mostri a tutti le prove inequivocabili del fuorigioco di Lukaku in occasione del gol annullato al Cagliari.

Altrimenti torneranno le dietrologie. La gente giustamente crede a quello che vede. E tutto il mondo ha visto un gol regolato annullato per un fuorigioco inesistente. Un qualcosa di gravissimo e non accettabile in epoca Var.

VIDEO - VECINO ADDIO? PARLA L'AGENTE

Sezione: Editoriale / Data: Ven 17 gennaio 2020 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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