E alla fine tutto come da copione. Si perchè Inter Hellas Verona è stata una gara ad alta tensione. Bastava dare un'occhiata ai tanti mezzi della celere con agenti in tenuta antisommossa. Alle tante sirene spiegate che facevano da contorno nella nostra marcia d'avvicinamento allo stadio. I Veronesi non si sono fatti mancare nulla. San Siro 'saccheggiato', scontri con la Polizia fuori dal Meazza per cercare di venire a contatto con la tifoseria interista. Chi è arrivato allo stadio percorrendo la tangenziale est ha parlato di una vera e propria colonna gialloblu sotto scorta che ha riempito la Milano Venezia.  I veronesi hanno occupato tutto il terzo anello blu e buona parte del terzo rosso. Una marea impressionante che, però, nel primo tempo non era visibile dalla Nord interista. Fuori, infatti, gli scontri con la Polizia e l'odore acre dei gas lacrimogeni che è entrato sin nella pancia di San Siro. Non è un caso, infatti, che dopo pochi minuti di gara Rocchi è stato costretto a sospendere la partita. Qualche minuto per consentire ai giocatori di asciugarsi gli occhi. Da fuori intanto arrivavano notizie poco rassicuranti. E non è un caso che a pochi minuti dall'inizio della gara la Nord interista trasferitasi per l'occasione al primo anello verde fosse ancora insolitamente vuota. Molti ultras nerazzurri erano fuori  e qualcuno di loro era intento a preparare il comitato d'accoglienza. Verso il quarto d'oras del primo tempo la situazione tornava alla normalità. Nord interista a ranghi completi e primi cori contro i veronesi che fino a quell'istante l'avevano fatta da padrone. Tanti, tantissimi. Un grido possente si levava dalla Sud a sostegno degli uomini di Mandorlini. Ma anche purtroppo i soliti buu razzisti nei confronti dei giocatori di colore dell'Inter. Ed è proprio in questo atteggiamento intransigente con gli ex 'amici' che va ricercata la rottura tra le due curve. Nel 2001-2002 le vecchie Brigate si sciolgono e chi prende il predominio in curva non ha intenzione di fare eccezioni. Passa la linea estremista sempre più vicina agli ambienti dell'estrema destra extraparlamentare.

Con i secondi 45' di gara però le cose cambiano. Al predominio in campo dei nerazzurri corrisponde quello sulle gradinate.I gol di Cassano e di Guaro portano uno strano silenzio nella Sud veronese. Che, però, si fa sentire verso la fine. Una grande sciarpata per salutare i ragazzi di Mandorlini. Per la parte sana dei veronesi il ritorno a Milano è stato comunque una festa. Per gli altri solo un pretesto per creare scontri e giocare una partita che poco o nulla ha a che vedere con il calcio.

Sezione: Dalla Curva / Data: Mer 19 dicembre 2012 alle 16:48
Autore: Fabrizio Valenti
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