Dopo le prime sei giornate di campionato, è possibile tracciare un primo bilancio legato alle presenze allo stadio in questa Serie A: secondo le statistiche offerte dal sito stadiapostcards.com, in Serie A sin qui si sono registrate 1.345.711 presenze in sessanta incontri, con una media di 22.949 spettatori, in calo di quasi mille unità rispetto al dato finale della scorsa stagione, quando la media spettatori toccò quota 23.011. La partita più vista è stata quella di San Siro tra Milan e Juventus, che ha chiamato al Meazza 78.681 persone.

In questo momento, la graduatoria delle presenze è guidata dal Milan, dove il dato del big match con la Juventus ha fatto sì che i rossoneri annoverino sin qui quasi 150mila spettatori complessivi, per la precisione 149.956, con una media di 49.985 presenze nei primi tre incontri interni. Il Milan precede Roma e Juventus, che arrivano rispettivamente a 41.921 e 37.782 spettatori di media. Finisce giù dal podio invece l'Inter, abituata negli ultimi anni a primeggiare nelle graduatorie legate al pubblico presente allo stadio. I nerazzurri hanno portato sin qui al Meazza, per le proprie gare casalinghe, 101.009 spettatori, così ripartiti: 34.549 col Sassuolo, 29.535 con l'Atalanta nell'infrasettimanale, e 36.925 nel match contro il Cagliari. La media è di 33.670, poco più di 4mila spettatori di differenza rispetto alla Juventus.

Il dato diventa addirittura impietoso se confrontato con quello della scorsa stagione, alle prime tre sfide interne: all'epoca gli spettatori complessivi furono 160.431, con una media di 53.477, sommando i dati della Lega Serie A che danno 42.797 presenze per Inter-Genoa, 79.343 per Inter-Juventus e 38.291 per il turno infrasettimanale disputato contro la Fiorentina. Ciò significa che, da una stagione all'altra, l'Inter ha perso allo stesso punto del campionato la bellezza di 20mila spettatori a partita, 19.807 per la precisione. Dato che, preso nella sua interezza, potrebbe rappresentare un campanello d'allarme, ma intorno al quale vanno fatti sicuramente dei distinguo.

In primo luogo, la differenza di qualità degli incontri disputati, visto che l'Inter, in questa stagione, per il momento non ha affrontato gare di cartello a San Siro, mentre ad influenzare il dato della scorsa stagione concorre indubbiamente la gara con la Juventus di Antonio Conte terminata 1-1, dove gli spettatori furono quasi un migliaio in più rispetto a quelli di Milan-Juve di questa stagione già citati. In secondo luogo, c'è da considerare il sensibile calo degli abbonamenti (dato, lo ricordiamo, comunque influenzato dalle tessere omaggio abrogate dalla nuova gestione di Erick Thohir), che quest'anno ha toccato il club di Corso Vittorio Emanuele, forse questo il segnale di disaffezione da parte della tifoseria. Infine, la gara col Sassuolo è stata condizionata dalla chiusura della curva Nord, i cui frequentatori avrebbero reso sicuramente più corposo il dato. 

Domenica prossima, comunque, San Siro nerazzurro è atteso al primo afflusso importante di pubblico, in occasione della già cruciale partita contro il Napoli. Un San Siro che dovrà riempirsi anche per cercare di dare la scossa non solo al dato delle presenze che per ora è carente, ma anche alla squadra nerazzurra, che, dopo le ultime grigie prestazioni con Cagliari e Fiorentina, intende chiamare a gran voce i propri sostenitori, che sperano di essere poi ripagati da una prova diametralmente opposta a quelle fornite recentemente.  

Sezione: Copertina / Data: Dom 12 ottobre 2014 alle 18:40
Autore: Christian Liotta
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