Spazio anche alle domande dei cronisti presenti in zona mista per Mauro Icardi, a margine della presentazione del suo libro autobiografico. FcInterNews.it, presente col proprio inviato, riporta le parole del capitano nerazzurro:

Che emozione è stata rivivere tutte le tue esperienze dall'Argentina fino a qua?
"Sono un po' di aneddoti, cose della mia vita. Per me è sempre un piacere tirare fuori queste cose, anche per far capire chi è Mauro Icardi fuori dal campo. Molti non sanno come ho vissuto fuori dal campo, mi fa piacere far conoscere questo aspetto".

Speri di aggiungere un capitolo non scritto nella prossima biografia?
"Sì, spero di poter scrivere il seguito quando finirò di giocare a calcio raccontando qualche esperienza buona con l'Inter e qualche titolo".

FcIN - L'anno scorso, di questi tempi, si parlava di un Icardi cui non arrivavano troppi palloni. Quest'anno, hai fatto già sei gol e sei il catalizzatore del gioco dell'Inter. Cos'è cambiato tra Mancini e De Boer?
"Prima cosa, non penso dipenda dal tecnico: la società ha portato giocatori di grandissima qualità che mi possono mandare in porta più facilmente perché è nelle loro caratteristiche. Sicuramente questo è cambiato: abbiamo diversi giocatori con questa qualità, come Candreva, Banega, Joao Mario; gente già consolidata nel mondo del calcio e che ha qualità giuste per far vincere la squadra".

Quanto ti feriscono le parole di Maradona?
"Non mi feriscono, sono parole che non c'entrano nella mia vita. Io non parlo di chi non può essere esempio nella vita per nessuno. Lui è stato tra i migliori al mondo, però fuori dal campo non si può dire nulla di una persona così".

In Argentina non ti convocano forse più per quesioni extra calcistiche che per meriti sportivi. Se continuassero così penseresti all'Italia?
"No, non posso giocare con l'Italia perché ho giocato con l'Argentina nel 2013. Ma mi fa piacere essere considerato per la nazionale, visto che l'Argentina ha i migliori attaccanti al mondo. Se il ct mi convocherà sarà un piacere, giocare coi migliori al mondo è una cosa bella".

Il calendario ora sembra favorevole. L'obiettivo è vincerle tutte prima del derby?
"Sì, penso che l'obiettivo sia sempre vincere, tutti vogliamo questo. Poi nel calcio italiano non si può dire mai, tutti ti mettono in difficoltà. Noi abbiamo la squadra giusta per lavorare bene e prendere i risultati in campo".

Ci pensi allo scudetto?
"Tutte le squadre di Serie A pensano allo scudetto. Noi abbiamo i giocatori per potercela fare, dobbiamo fare bene".

Saresti contento di un ritorno di Moratti in società?
"Io l'ho conosciuto, è stato lui a portarmi all'Inter. Se decide di tornare sarà benvenuto, anche se non so in che ruolo. Ha dato molto all'Inter, se rimane in società è un piacere per tutti". 

 

Sezione: Copertina / Data: Lun 10 ottobre 2016 alle 19:22 / Fonte: Dall'inviato Fabrizio Longo
Autore: Redazione FcInterNews.it
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