L'Inter sta dominando la Serie A e l'aria che si respira ad Appiano Gentile è quella che precede le grandi imprese. La Gazzetta dello Sport accosta il lavoro di Conte a quello dei grandi ex allenatori interisti come Herrera, Trapattoni e Mourinho, tecnici più pragmatici che "belli". Dna Inter, ma anche Dna Conte se si pensa ai suoi successi in carriera. "Questa Inter viaggia alla stessa media punti di quel Chelsea, giusto per dare un riferimento: nei club sempre sopra la media dei due gol a partita, sempre sotto l’1 incassato ogni 90 minuti - sottolinea la rosea -. La Grande Bellezza abita qui. È in quel che ricorderanno un giorno i tifosi dell’Inter, di questa stagione: i primi due mesi di «bel» gioco con risultati poco costanti oppure questo girone di ritorno a punteggio pieno?".

La difesa è granitica, con un Handanovic tornato a parare sui suoi standard e la cerniera davanti a lui quasi invalicabile. Poi c'è il centrocampo, che sa coprire e costruire grazie alle qualità variegate dei suoi interpreti, con un Eriksen diventato titolare con sacrificio e abnegazione. E la coppia d'attacco Lukaku-Lautaro è invidiata da tutta Europa. Lontani i tempi di Icardi e delle polemiche nello spogliatoio: ora il gruppo è unito. "Sanchez, che poco vede il campo, è stato tra i primi a festeggiare sui social i compagni. Una sottolineatura la merita Kolarov: ai margini dal punto di vista tecnico, tutti ad Appiano ne riconoscono un ruolo fondamentale all’interno dello spogliatoio, per esperienza e motivazioni trasferite ai chi in carriera poco o niente ha vinto", sottolinea la Gazzetta. Manca l'ultimo step, raggiungere la matematica certezza dello scudetto. Un titolo che metterebbe fine all'egemonia della grande rivale Juventus.

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Sezione: Copertina / Data: Ven 09 aprile 2021 alle 08:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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