Ennesima assemblea della Lega Serie A in programma oggi, con prima convocazione per questa mattina alle 10 ed un'eventuale seconda convocazione alle 15. L’ordine del giorno è chiaro: si dovrà parlare di calendari e stipendi dei calciatori.

Per quanto riguarda il ritorno agli allenamenti prima e alle partite poi, restano ancora grossi dubbi sia per quanto riguarda la possibilità di lavorare in gruppo sia per ciò che concerne i tempi per tornare in forma. Come al solito, a comandare sarà il contagio. Detto ciò, la Gazzetta dello Sport sottolinea la spaccatura in seno alla Lega tra chi vorrebbe chiudere definitivamente la stagione e chi giocare quasi a ogni costo. La certezza di sforare la data del 30 giugno, per molti presidenti, resta dirimente. Chiuderla qui significherebbe rinunciare a una grossa fetta degli introiti da tv e sponsor, ma non dal botteghino visto che in ogni caso si continuerà a giocare a porte chiuse. E poi ci sono gli interessi di classifica da tenere in debita considerazione: non per tutti giocare le ultime 12/13 gare cambia qualcosa. Senza contare la disparità che si verrebbe a creare in caso di tour-de-force tra chi ha una rosa ampia e chi no.

Diversità di visioni anche sulla questione stipendi. I club e l'Assocalciatori non hanno ancora trovato un punto di incontro per quanto riguarda il periodo della eventuale sospensione dei pagamenti ai calciatori. L’idea di un’intesa da presentare ai presidenti è naufragata. In linea teorica senza una giustificata motivazione ai mancati versamenti, i giocatori potrebbero procedere con la messa in mora del club o richiedere lo svincolo gratuito. 

Sezione: Copertina / Data: Ven 03 aprile 2020 alle 08:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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