Se sarà Inter, come dicono in molti, non è ancora dato sapere. La certezze è che Ezequiel Garay ha rotto con lo Zenit e vuole lasciare la Russia. E questa non è una novità degli ultimi giorni, perché basta ripercorrere nella mente la stagione passata del centrale argentino per trovare tracce di malcontento. Dopo essere stato una colonna del club di San Pietroburgo fino a dicembre 2015, dalla ripresa del torneo dopo la sosta invernale l'ex Newell's, Real e Benfica è quasi scomparso dai radar. Da titolare inamovibile ad assente quasi costante, a parte quattro presenze quasi casuali. E non era infortunato: segno tangibile che qualcosa si era già incrinato.

In queste ore, infine, ecco puntuale la richiesta di addio. La conferma di Tuttosport: "Il difensore argentino (passaporto spagnolo) ha rovinato il clima da primo giorno di scuola che si respirava giovedì a San Pietroburgo quando i giocatori dello Zenit si sono ritrovati per i test fisici al Gazprom Training Center. Il centrale, non convocato da Martino per la Coppa America, si è presentato regolarmente all'appello del neo tecnico Lucescu, ma ha fatto presente al club russo di voler rescindere il contratto che lo lega fino al 2019 per provare una nuova esperienza. E tutte le indicazioni che arrivano dalla Russia, ma anche da ambienti vicini all'Inter, fanno intendere che dietro alla forte volontà di Garay ci sia proprio il club nerazzurro". In tanti hanno solo certezze: Garay vuole l'Inter a ogni costo.

L'ingaggio percepito dall'argentino allo Zenit è alto per gli standard nerazzurri, visto che ragioniamo nell'ordine dei 5 milioni a stagione. Ma il buon Ezequiel sembra essere disposto a una sforbiciata sostanziosa pur di vestire il nerazzurro e, addirittura, potrebbe pagare anche una penale per liberarsi. Da capire se Mancini stia annusando l'affare a prescindere dalla permanenza di Jeison Murillo oppure se le due operazioni siano collegate. Va ricordato, in tal senso, che a Lucescu piace parecchio il colombiano, seguito costantemente ormai da settimane.

Sezione: Copertina / Data: Sab 18 giugno 2016 alle 08:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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