Intervenuto ai microfoni dei giornalisti della carta stampata a margine della cerimonia dei TMW Awards nella quale è stato premiato come miglior direttore sportivo del 2014, Piero Ausilio ha avuto modo di tornare sulla vittoria con il Palermo e l'occasione sprecata da Dybala, fotografata da molti come una svolta per l'Inter anche in termini di fortuna: "Essere fortunati di solito aiuta, ma la fortuna va sostenuta. All'episodio va legata una prestazione: oltre l'episodio di Dybala, ci sono stati 94 minuti di un'Inter che ha fatto un gran calcio, ha preso due pali, ha segnato tre gol ma avrebbe potuto farne di più. ll lavoro dei ragazzi migliora settimana dopo settimana. Contro Torino e Napoli avevamo visto il gioco, finalmente sono arrivati anche i tre punti. Speriamo di continuare".

Si parla dell'inserimento di Brozovic nel nuovo 4-3-1-2 dei nerazzurri: "Per Mancini non è stato certo facile, qualsiasi allenatore se può scegliere preferisce iniziare la stagione in estate, facendo il ritiro e provando i moduli. Lui ha dovuto farlo giocando le partite e ha trovato un equilibrio con i calciatori che avevamo e con quelli che abbiamo preso. Brozovic è uno di questi, ma ci sono anche Shaqiri, Hernanes, Kovacic, Guarin, Kuzmanovic. Li cito ma rischio di dimenticarne qualcuno, sono tutti giocatori importanti che danno al mister diverse variabili. L'importante è fare belle partite e se possibile vincerle. Brozovic mezzala? Può giocare in tutti i ruoli del centrocampo e in tutti i moduli, se uno è bravo è bravo ovunque".

Una delle domande di FcInterNews.it riguarda il futuro ancora incerto di Jonathan: "Mi dispiace per lui, gli faccio un grosso in bocca lupo per rimettersi al più presto. Non abbiamo ancora preso una decisione, valuteremo. È un giocatore in scadenza e questo periodo di inattività non gli dà la possibilità di mettersi in mostra e dimostrare quanto vale". All'orizzonte la doppia sfida contro il Celtic: "Sento parlare di momento decisivo da settembre, ma è sempre la prossima partita. Il risultato deve essere conseguenza della prestazione, l'Inter deve migliorare, però sono fiducioso perché ho visto una squadra che ha voglia di fare bene e seguire il proprio allenatore. Vincere l'Europa League per qualificarci alla Champions? È un torneo uguale per tutti, si parte da zero a zero. Abbiamo una prima partita durissima in uno stadio molto caldo, però sono le sfide che devono esaltare i nostri calciatori. Sono convinto che faremo bene".

Sul mercato il ds spiega che l'unica condizione per il riscatto di Alvarez è la salvezza del Sunderland, mentre per quanto concerne il diritto di recompra di Bonazzoli "non esiste nulla, se non un 'gentlemen agreement' che deve esserci e c'è nel caso dei rapporti tra Sampdoria e Inter, tra presidenti, proprietari e dirigenti. Abbiamo venduto il calciatore e abbiamo anche una percentuale su un'eventuale vendita da parte della Samp. C'è un accordo verbale che dà a noi la possibilità di avere sempre l'ultima parola, sia su eventuali offerte che dovessero arrivare alla Sampdoria, sia la possibilità per i prossimi anni se ne avessimo l'intenzione - e sono convinto che accadrà - di riportarlo all'Inter. Le cifre? Ci sono dei parametri stabiliti in base a quando eventualmente sarà. Se si sono parlati Ferrero e Thohir? Certo, sono in ottimi rapporti. Hanno parlato in romano (ride, ndr)".

Tra gli argomenti spinosi i rinnovi di Icardi e Handanovic: "Non sarei sorpreso se entrambi rinnovassero, perché questa è la volontà dei giocatori e della società, e quando c'è la volontà delle due parti si arriva sempre ad un accordo. I tempi sono quelli che servono", chiosa Ausilio, tornando anche sull'esclusione di Podolski dall'Europa League: "Sapeva che c'era questa possibilità. È venuto comunque per il campionato, ci sono tante partite per fare bene e dimostrare quello che vale. Nelle ultime domeniche non è stato possibile, ma sono convinto che ci riuscirà perché è un giocatore importante".

Da parte del ds un in bocca in lupo va ad Osvaldo, "un ragazzo a cui auguriamo ogni bene. Ci sono stati mesi qui all'Inter in cui tutto ha funzionato, lui ha giocato, ha fatto gol e si è reso utile. Poi c'è stato qualcosa che ha fatto sì che il rapporto venisse compromesso, ma noi vogliamo bene al ragazzo e gli auguriamo il meglio per la sua carriera futura e al Boca".

Chiusura sulla multa ad Icardi, segnale del rispetto che deve esserci tra il club e il tifoso interista: "Il rispetto non si fa solo attraverso i gol e la prestazione, ma attraverso il lavoro che si fa durante la settimana, il modo di gestire la propria attività professionale e non, e quindi il fatto di essere estremamente rispettosi verso i nostri tifosi che sono i veri proprietari dell'Inter".

Sezione: Copertina / Data: Gio 12 febbraio 2015 alle 00:30 / Fonte: dall'inviato Francesco Fontana
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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