Altri 90 minuti prima di Istanbul, l'Inter per chiudere i conti, il Milan per sognare l'impresa. Dopo il 2-0 nerazzurro dell'andata, Inzaghi conferma in blocco l'undici che una settimana fa ha piegato il Diavolo. Nel 3-5-2 della Beneamata, Onana tra i pali e terzetto di difesa composto da Darmian, Acerbi e Bastoni. A centrocampo la linea è formata da Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco. In attacco, dopo il turno di riposo in campionato, torna Dzeko ad affiancare Lautaro Martinez. Pioli rispetto all'andata ha perso Bennacer, ma recupera Leao e lo lancia dal 1' nel consueto 4-2-3-1. In difesa davanti a Maignan giocano Calabria, ThiawTomori ed Hernandez. In mediana Krunic e Tonali, sulla trequarti con l'asso portoghese anche Diaz e Messias. Giroud unica punta.

Tanta tensione e tanto agonismo in avvio: entrambe le squadre partono aggressive, l'Inter prova ad attivare Dumfries e Dimarco con i lanci diretti sulle corsie, Dzeko si sgancia sulla trequarti lasciando dietro di sé lo spazio per l'inserimento a Barella. Dall'altra parte il Milan prova a ragionare con il possesso palla, con Calabria ed Hernandez sguinzagliati sulle fasce in supporto a Messias e Leao, Tonali perno a centrocampo, Diaz giocoliere tra le linee e anche libero di svariare sulla destra, Krunic basso a costruire in mezzo ai due centrali. La squadra di Inzaghi difende compatta e poi accelera sul ribaltamento di fronte, cercando di sfruttare i buchi concessi dal Milan tra la difesa e il centrocampo. Barella instancabile taglia in diagonale da un lato all'altro del campo nel tentativo di sorprendere la retroguardia di Pioli, sulla propria trequarti Mkhitaryan cattura palloni e trasforma l'azione da difensiva in offensiva. Leao crea i maggiori grattacapi all'Inter quando anziché accentrarsi viene innescato largo a sinistra nell'uno contro uno prima con Darmian e poi con Acerbi, dall'altra parte Maignan tiene in vita il Milan sulla spizzata di Dzeko dal calcio di punizione di Calhanoglu. Al 44' Mkhitaryan dà forfait e costringe Inzaghi al primo cambio poco prima dell'intervallo: dentro Brozovic che si sistema in mezzo tra Barella e Calhanoglu.

Alla ripresa ancora gioco spezzettato per falli ed errori, Thiaw al 56' rimedia il primo giallo dell'incontro per fallo a centrocampo sullo strappo di Lautaro. L'Inter è più propositiva con le sue mezzali, allora Krunic si occupa di Calhanoglu nella marcatura, mentre Tonali segue Barella a uomo. Al 64' problemi anche per Thiaw che lascia il posto a Kalulu, due giri d'orologio e doppio cambio per Inzaghi: fuori Dimarco e Dzeko, in campo Gosens e Lukaku. Nel Milan solito schema con Calabria proiettato in zona trequarti, ma i cross del capitano rossonero sono facile preda della difesa nerazzurra, sull'altro lato Hernandez è più timido, mentre Messias e Leao mancano di idee e incisività. Al 74' dalla rimessa laterale lunga di Bastoni, azione di stampo rugbistico portata avanti proprio dai neo entrati Gosens e Lukaku, il belga servito da Lautaro arpiona in area e attrae a sé quattro uomini, Krunic, CalabriaKalulu e Tonali, con il 20 francese che si perde proprio il Toro, Big Rom chiude l'uno-due con il suo partner che fulmina Maignan sul primo palo e fa impazzire San Siro nerazzurro. Incassato il colpo dello 0-1, Pioli gioca le carte Origi e Saelemaekers al posto dei deludentissimi Diaz e Messias, la gara si fa più nervosa e in tre minuti fioccano altri cinque cartellini gialli, due per gli interisti Barella e Lautaro che vengono richiamati in panchina all'85' da Inzaghi per dare spazio a Gagliardini e Correa. Il triplice fischio di Turpin dopo i 3' di recupero mette i sigilli al passaggio in finale dell'Inter. La squadra di Inzaghi lascia il possesso a quella di Pioli (57%) ma non trema mai, anzi stravince nel computo delle occasioni gol con 15 tiri e 3 parate di Maignan contro i 5 tentativi del Milan e un solo intervento di Onana.

Sezione: Angolo tattico / Data: Mer 17 maggio 2023 alle 14:00
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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