E’ un’Inter pazza e dalle due facce quella che batte il Cesena e si avvicina a grandi passi verso il Milan capolista. Un’Inter bella e spietata in avanti, guidata da uno scintillante Eto’o e da un Milito diligente, fin quando è rimasto in campo, capaci di tirarsi dietro un Pandev e abulico e impreciso, bravo però nel vedere e servire l’argentino in occasione del 2-0. La difesa, che conferma la media di almeno un gol subito a partita, formata da Materazzi e Lucio, in fatto di movimenti corali è mancata, con Matrix disattento nell’occasione dell’1-2 cesenate, avendo lasciato girare in area un indisturbato Bogdani. Tutto sommato però gara dura e Inter solida, un’Inter apparsa stanca dai tanti impegni degli ultimi tempi e da un terreno che dire non buono è un eufemismo non da poco. Leonardo sorprende un po’ tutti  quando schiera Materazzi e lascia fuori Ranocchia. Conferma Stankovic e schiera Pandev a ridosso di Milito ed Eto’o. Ficcadenti dispone della squadra titolare, eccezion fatta per Nagatomo, e conferma la formazione della vigilia con Giaccherini e Jimenez alle spalle di Bogdani, unica punta. Benaloua prende il posto di Pellegrino.

L’Inter parte bene, pressando i cesenati e mettendo le cose subito in chiaro nel giro di un minuto, con l’uno-due Eto’o. I nerazzurri, apparsi affamati e vogliosi, perdono la cattiveria iniziale e si siedono sul vantaggio e il Cesena arriva al pareggio. Leonardo ha spiegato che l’uscita di Milito ha scombussolato la squadra. Di fatti il brasiliano ha ragione: l’argentino garantiva tanto movimento e faceva salire la squadra. Biabiany non è sembrato a suo agio in posizione centrale e infatti la sua gara ne ha risentito. Scossa dal pareggio la squadra si rianima e un ottimo Chivu sfrutta un buco centrale cesenate e infila il gol vittoria, su cross di Maicon. All’Inter che va con facilità in gol si contrappone una squadra che ha sbagliato tanto dietro: Materazzi non è sembrato sul pezzo e il primo gol bianconero ne è la conferma. Il Cesena è stato abile poi a sfruttare le amnesie difensive interiste, sfruttando la mal disposta linea di fuorigioco per arrivare al pareggio.

Nel secondo tempo l’Inter gestisce e cerca di colpire in contropiede. Ficcadenti inserisce Caserta, centrale di centrocampo più offensivo rispetto a Sammarco,  Leonardo risponde con Obi per Biabiany. I romagnoli rimangono in dieci per il rosso comminato a Giaccherini e Ficcadenti senza paura ci prova: fuori Jimenez dentro Budan, un secondo centravanti che crea solo due grattacapi in area nerazzurra, grazie a dei lanci lunghi atti a sfruttare i suoi centimetri. Leo chiude col 5-4-1, col cambio Cordoba-Pandev per preservare un 3-2 di platino che vale il meno sei dal Milan.

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Sezione: L'angolo tattico / Data: Gio 20 gennaio 2011 alle 10:28
Autore: Alberto Casavecchia
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