Le notti europee per dare anche una svolta al finale di stagione. L'Inter che in campionato non vince dallo scorso 5 marzo (2-0 al Lecce) sfida il Benfica nello stadio da Luz per il primo round dei quarti di finale di Champions League. Fuori gli infortunati Skriniar e Calhanoglu, Inzaghi si affida all'undici che gli dà più garanzie: nel 3-5-2 dei nerazzurri, Onana in porta e difesa formata da Darmian, Acerbi e Bastoni. A centrocampo la linea è composta da Dumfries, Barella, Brozovic, Mkhitaryan e Dimarco, in attacco Dzeko preferito a Lukaku affianca Lautaro Martinez. Nei portoghesi, capolista in Primeira Liga ma sconfitti venerdì 1-2 dal Porto, Schmidt schiera i suoi nel consueto e collaudato 4-2-3-1: Morato al centro della difesa sostituisce lo squalificato Otamendi, Gilberto terzino destro l'infortunato Bah. Sulla trequarti di destra l'ex della sfida Joao Mario, con Rafa Silva al centro e Aursnes a sinistra, a supporto dell'unica punta Gonçalo Ramos.

Difesa alta e pressing a tutto campo del Benfica, che in fase di possesso gestisce pazientemente la manovra dal basso con gli scambi corti che cominciano dai due centrali difensivi. L'Inter emula il pressing, ma a differenza delle Aquile punta molto più sulla verticalità, con cambi di campo e lanci diretti sulle ali Dimarco e Dumfries, che lasciano presagire ai rispettivi avversari Gilberto e Grimaldo una serata più impegnativa del previsto. Il duello in realtà si ribalta subito sul fronte opposto: nerazzurri troppo teneri nella pressione sui portatori, Grimaldo imbeccato sulla sinistra e seguito in ritardo da Dumfries va al cross in area, Dimarco in anticipo di testa sbaglia concedendo la prima palla gol a Rafa Silva, ma il destro del 27 sbatte contro Onana. Quando l'Inter attacca il Benfica è rapidissimo nel formare lo schermo nella propria metà campo con undici uomini davanti alla linea del possesso nerazzurro, mantenendosi compatto e ostruendo ogni linea di passaggio, così è Acerbi al 25' a tentare la soluzione dai 35 metri, ma il mancino potentissimo del centrale sorvola di poco la traversa della porta difesa da Vlachodimos. Brozovic riprende la patente da regista ma per cambiare i ritmi alla squadra sale in cattedra Barella, che riceve palla tra le linee e sventaglia in diagonale per Dimarco, l'esterno di prima la mette in area dove Lautaro è in controtempo e manca all'appuntamento con il gol. 

Alla ripresa Joao Mario in veste di play-maker svaria da un lato all'altro del campo facendo salire i compagni, mentre Gilberto  e Grimaldo riaccendono i duelli con Dimarco e Dumfries. Nel momento migliore dei padroni di casa, l'Inter al 51' si distende sul fianco di sinistra con Bastoni che approfitta proprio dell'assenza di Joao Mario, rimasto in zona più centrale, inutile l'inseguimento del 20 del Benfica perché il centrale nerazzurro con due tocchi arriva fino alla trequarti e sgancia il cross sul secondo palo per Barella che incrocia nello stacco e manda avanti l'Inter al da Luz. In area sono in quattro ad attaccare, Dumfries più largo a destra oltre a Barella e le due punte, contro tre soli difensori di Schmidt che non vengono aiutati dai mediani. Al 63' triplo cambio per Inzaghi, escono Dimarco, Dzeko e Lautaro, dentro Gosens, Correa e Lukaku, due minuti dopo nel Benfica David Neres rileva Florentino: nell'Inter non cambia nulla, nei padroni di casa invece Aursnes si abbassa in mediana, David Neres si sistema sulla trequarti di destra e Joao Mario passa a sinistra. Gli uomini di Schmidt aumentano l'intensità sulle ali puntando sulle doti tecniche dei propri palleggiatori con le solite sovrapposizioni dei due terzini, l'Inter ribalta il fronte nelle ripartenze con Bastoni e Barella ancora sugli scudi. All'80' David Neres è in ritardo sul 95 che con lo stesso copione del primo gol trova lo stacco stavolta di Dumfries con conseguente parata di Vlachodimos, sul prosieguo dell'azione l'olandese pescato dal 23 guadagna il rigore con fallo di mano di Joao Mario decretato dall'arbitro Oliver dopo on-field review: Lukaku infallibile dagli undici metri e raddoppio nerazzurro a Lisbona. All'88' entra D'Ambrosio per Dumfries, in pieno recupero l'ultima mossa di Inzaghi è De Vrij al centro della difesa al posto di Bastoni (Acerbi si sposta a sinistra). Negli istanti finali del match Brozovic scippato da Aursnes regala l'ultima opportunità alle Aquile, David Neres manda in porta Ramos che si fa parare il mancino da Onana. Benfica-Inter 0-2, nerazzurri più indietro nel possesso palla (43%) ma tornati velenosi in zona gol, con 10 conclusioni complessive contro le 12 dei portoghesi, 4 tiri nello specchio di Vlachodimos a fronte dei 2 diretti a Onana, ma stavolta il punteggio fa sorridere Inzaghi.

Sezione: Angolo tattico / Data: Mer 12 aprile 2023 alle 12:45
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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